Turismo

Gli esami di riparazione

Il “pensiero di un maestro” di questa sera si intitola. “Gli esami di riparazione”
Riassunto di questo week-end di Natale: vietato lo sci eccetto che per le squadre nazionali; contrordine, possono continuare ad allenarsi anche gli “atleti di interesse nazionale”; il CTS che rinvia ancora la data d’apertura degli impianti prevista per il 7 gennaio.

Insomma, si potrebbe dire che per la montagna non ci sia pace, notizie che si inseguono di continuo, subito seguite da immediate smentite o puntualizzazioni. Maestri di sci che invocano ristori e con le loro associazioni regionali di categoria si mobilitano per farsi ascoltare; i professori del CTS che rispondono all’Anef “soltanto” il 24 dicembre dicendo che protocolli e linee guida vanno aggiornati e che di riaperture degli impianti ai turisti se ne riparlerà più avanti.

Morale: tutto fermo, anzi chiuso. La TV manda in onda nei vari Tg servizi di località deserte, senza turisti, raccoglie voci di maestri di sci e albergatori che non lavorano. E il Governo? Tace, e come ha detto in una recente intervista, proprio su SciareMag, Valeria Ghezzi, Presidente Anef: “A Roma siamo poco ascoltati”.

Secondo alcune voci interessate, come quella di Andrea Formento di “Ferdfuni Italia”, pare che entro la fine di dicembre si possa finalmente raggiungere un’intesa tra CTS, Governo e Anef per una probabile apertura degli impianti ai turisti il prossimo 25 gennaio.

All’ipotetico ok (meglio essere scaramantici) mancano alcuni dettagli riguardo il calcolo di presenze per la vendita di skipass (a numero chiuso) e soggiorno vacanze calcolato sulla base dei posti letto della località. Quanto alle risalite in funivia, telecabina o seggiovia, dovrebbero essere applicate le stesse norme valide per i mezzi pubblici.

Il tutto sempre nel rispetto dell’eventuale colorazione della Regione e dunque con le relative norme in essere.

Se confermata, una bella notizia. Rimane però difficile comprenderne il ritardo. Sono convinto – pensierino (un poco maliziosetto) del dopo Natale – che alla fine i nostri “amici di Roma”, anche se di malavoglia, saranno comunque costretti a dare il benestare all’apertura degli impianti (con regole e regolette) per evitare di sborsare soldi a copertura delle tante perdite di fatturato subite dalle società degli impianti in questi mesi di stop.

Sulla montagna, diciamolo francamente, è stato fatto un gran casino e pure dette grandi stupidaggini sul piano ideologico, dipingendo le vacanze sulla neve innanzitutto come un luogo privilegiato di diffusione del virus (ma il CTS non ha mai dimostrato con numeri alla mano la fondatezza di tale ipotesi). E, peggio ancora, descrivendo lo sci come uno sport riservato a pochi eletti. Per quest’ultima illazione basterebbe leggere quanto pesa in termini di fatturato il turismo di montagna: ciò detto vale soprattutto per il ministro Franceschini.

Se devo dirla tutta – altro pensiero di questo dopo Natale – mi ha fatto piacere vedere i colleghi maestri di sci scendere in piazza e protestare (compreso il Presidente della FISI Roda): mi auguro ce ne siano tanti altri, non solo del Piemonte e dell’Emilia.

Ancora meglio se insieme a impiantisti, albergatori e a tutte le altre maestranze della montagna. Il Natale ci è stato tolto, non facciamoci portare via anche quel poco che rimane di questo inverno, sempre confidando nelle parole della stessa Ghezzi riguardo il rinvio del 7 gennaio che: “Non è stata una bocciatura, solo piccoli ritocchi riguardo la differenza dei colori delle zone, che sono una novità pre-protocollo a cui bisognerà sottostare, così come per i flussi“.

Al momento rimandati, ma per fine gennaio dobbiamo essere assolutamente tutti promossi. E a pieni voti!

Walter Galli
P.S. “È il lavoro che non inizia mai quello che richiede più tempo per essere terminato”. (J.R.R.Tolkien) Gli esami di riparazione

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).