Turismo

Il 4 dicembre apre lo Ski Stadium Aloch celebrando i 20 anni di “Piste Azzurre”

Pozza di Fassa non inaugura solo una stagione. Inaugura un capitolo. Uno di quelli che non si misurano in chilometri di pista, ma in idee che hanno cambiato la geografia dell’agonismo italiano. Giovedì 4 dicembre 2025, lo Ski Stadium Aloch apre ufficialmente la stagione celebrando i 20 anni di “Piste Azzurre”, il progetto che nel 2006 — alla vigilia delle Olimpiadi di Torino — ha intuito ciò che il mondo dello sci avrebbe scoperto solo più tardi: servivano spazi dedicati, piste pensate solo per allenare, formare, crescere.
Visione pura. Tecnica allo stato nascente.

Da quell’intuizione è nato un polo che oggi scandisce la preparazione degli atleti di ogni circuito FISI, diventando un riferimento stabile per squadre italiane e internazionali.

Una gestione che guarda lontano

Il Comune di Sèn Jan ha rinnovato tramite bando l’affido alla Buffaure Spa, confermando una linea chiara: continuità, professionalità, organizzazione. Un modello di gestione che negli anni ha trasformato l’Aloch in uno stadio dello sci alpino riconosciuto per qualità, affidabilità e capacità di rispondere alle esigenze dell’agonismo moderno.

La stagione 2025/26, quella che ci condurrà verso Milano Cortina 2026, introduce un tassello in più: la nomina del nuovo responsabile dei tracciati, Matteo Guadagnini, figura che porta esperienza, metodo e una visione orientata al dettaglio.

Allenamenti come in Coppa del Mondo

Per garantire flussi ordinati e preparazioni di alto livello, gli allenamenti saranno suddivisi in tre turni prenotabili:
8.00 – 10.50
11.00 – 13.50
14.00 – 16.30

Una scansione che permette di mantenere costante la qualità del fondo: vero marchio di fabbrica dell’Aloch, un terreno che replica — per compattezza e continuità — le condizioni delle piste di Coppa del Mondo. Qui non si improvvisa mai: si costruisce.

La Val di Fassa come valle dei talenti

Il progetto Piste Azzurre ha generato un movimento. Una generazione di atleti cresciuti su queste pendenze, sostenuti anche dai propri Ambassador internazionali: Lara Colturi, Emma Aicher, Linus Strasser.
Tre nomi che raccontano da soli il livello tecnico della valle. Tre testimonianze di un ambiente che non si limita a ospitare: forma.

Un inverno di grandi eventi

La stagione porterà appuntamenti che contano: 20 dicembre 2025 – Coppa Europa allo Ski Stadium Aloch. 7–8 marzo 2026 – Coppa del Mondo Femminile nella Ski Area San Pellegrino (La Volata)

E non solo. Dal 15 dicembre, l’Aloch accoglierà circa 30 gare FIS, organizzate dallo Ski Team Fassa, dalle federazioni estere (come la Latvia) e da diversi Comitati FISI regionali.
Un via vai di atleti, tecnici, sci club: il ritmo naturale di una valle che vive di sci e per lo sci.

Vent’anni dopo, la stessa direzione

Dal 2006 al 2026, da una pista illuminata a un progetto diventato scuola di sci agonistico: lo Ski Stadium di Pozza di Fassa conferma la sua identità. Un luogo che non colleziona solo gare, ma crescita tecnica. Un laboratorio che anticipa i bisogni del settore. Una casa dello sci italiano riconosciuta — oggi più che mai — anche oltre i confini.

Vent’anni fa è nata un’idea. Oggi quell’idea ha messo radici. E la Val di Fassa continua a farle crescere, un allenamento dopo l’altro, un atleta dopo l’altro.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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