Turismo

La neve non manca mai sull’Arlberg

La neve non manca mail sull’Arlberg, lo testimonia la prova del nove! Nove come la media dei metri di neve presente a Lech che dall’inverno 1946 scende ogni singola stagione dal cielo. Ora, penserete, con una fortuna di questo tipo bastano qualche seggiovia per fare sempre il pieno.

Probabilmente potrebbe essere così, ma sull’Arlberg non si sono fermati a guardare il cielo. Hanno unito cinque paesi creando il quinto più grande comprensorio al mondo, il primo in Austria, con 305 chilometri di piste e, udite udite, oltre 200 chilometri di varianti fuori pista.

E non ne stiamo parlando per sentito dire, fortunatamente, ma per aver toccato «con lamina» i 378 centimetri di quota neve che lo scorso anno coprivano queste valli mentre in Italia erano ancora caduti solo pochi centimetri.

La neve non manca mai Arlberg

La passione per il fuori pista è un elemento imprescindibile per chi frequenta questa destinazione. Che siate «malati di powder» o sciatori da pista che non hanno mai provato la neve fresca, qui troverete la discesa che fa per voi.

Sicurezza innanzitutto e possibilità di provare anche semplici tagli di pista con lo slancio della discesa per provare la sensazione di vedere i propri sci sparire nella neve farinosa.

Parlavamo di cinque località: St. Anton, St. Christoph, Stuben, Zürs e Lech. Ovviamente, agli arbori del 1900, tutta questa neve non è stata proprio una benedizione. La gente originaria di queste località ha dovuto lottare con l’abbondanza di neve resistendo con inventiva ai lunghi inverni nei poveri villaggi di montagna.

Nel 1906 Victor Sohm organizzò a Zürs il primo corso di sci e, da allora, la popolazione contadina ha scoperto le vacanze sciistiche (quasi per disperazione).

Nel 2016 quattro nuovi impianti hanno unito le cinque mete dell’Arlberg cambiandone per sempre il destino. Lech, Zürs, Stuben, St. Christoph e St. Anton am Arlberg hanno però mantenuto intatta la propria individualità.

Sui sedili riscaldati delle cabine della nuova Flexenbahn possono prendere posto dieci persone. Nei sei minuti di corsa sopra la cresta irta dell’Ochsenboden, i passeggeri possono godersi lo straordinario panorama. E per la discesa possono scegliere la Trittkopfbahn che li porta ad altre piste, o una pista che li riporta a valle.

Una volta giunti al centro del comprensorio, gli sciatori più resistenti potranno toccare con mano l’incredibile vastità del comprensorio nato dal nuovo collegamento. In totale ci sono ora 88 impianti di risalita che rendono percorribili ben 305 km di piste da sci segnalate.

Le piste

Le piste sono varie e adatte a ogni livello di difficoltà con impianti di risalita moderni. Il tutto con un unico skipass che permette di sciare in una singola zona o provare i tour più impegnativi, come il Run of Fame.

Questo spettacolare circuito sciistico porta da Rendl a St. Anton am Arlberg, passando per Zürs e Lech fino a Schröcken e Warth. 85 chilometri e 18.000 metri di dislivello sono i punti cardine di questa difficile sfida. Chi l’accetta, potrà vivere il meglio delle piste dell’Arlberg.

Una possibilità è quella di percorrere questo circuito ambizioso in un solo giorno. L’altra è di percorrerlo prendendosi il tempo per ammirarne i paesaggi più belli sostando negli info point speciali che nell’intera area innalzano monumenti ai grandi figli dell’Arlberg come la Hall of Fame alla stazione a monte della cabinovia Flexenbahn e la stazione intermedia della Trittkopfbahn.

L’Arlberg è facilmente raggiungibile in treno o in auto. Le autostrade e i collegamenti ferroviari con le due stazioni di St. Anton e Langen am Arlberg consentono di arrivare freschi e riposati.

Certo, dipende sempre da dove si parte. Ora, se prendiamo ad esempio Milano, diciamo che andarci per trascorrervi solo un fine settimana richiede una buona motivazione.

Con il treno, via Zurigo, si cambia una sola volta ma sono necessarie circa 7 ore. In auto, attraversando la Svizzera da Lugano, ci si impiega poco più di quattro ore. La qualità delle strutture e l’abbondanza di neve possono sicuramente essere un buon motivo.

La famiglia dell’Arlberg: cinque paesi con carattere. Le cinque destinazioni dell’Arlberg, piccoli paesi di montagna del Tirolo e del Vorarlberg hanno per natura un proprio carattere.

Cosa le unisce nel pensiero e nell’azione? Condividono con i propri ospiti una cultura unica dello sci. Gli sci che a Lech, Zürs, Stuben, St. Christoph e St. Anton sono sinonimo di mondo, si accompagnano a una onnipresente passione per la diversità e la qualità degli sport, e del turismo invernali.

Lech am Arlberg: meta per sportivi buongustai

Lech è stato riconosciuto quale villaggio più bello d’Europa nel 2004 quando ha vinto l’«Entente Florale», in virtù soprattutto dall’attento rapporto dei suoi abitanti con l’immagine del luogo e le sue risorse.

La chiesa rimane sempre l’edificio più alto del villaggio e, nonostante l’atmosfera cosmopolita, si è sempre puntato sulla qualità anziché sulla quantità. Così anche ad Oberlech, considerata la terrazza al sole del comprensorio. In inverno, questa zona di Lech è del tutto chiusa al traffico.

Rifornimenti e collegamenti vengono effettuati tramite gallerie sotterranee. L’alta aristocrazia europea e le stelle internazionali apprezzano la particolare eleganza del villaggio di montagna e anche l’elevata densità di ristoranti premiati (con il cappello da chef) dell’Austria.

È così che Lech fu nominato «Il miglior villaggio gourmet al mondo» dalla rivista Falstaff. Gli hotel – per metà di categoria a 4 e 5 stelle – e la gastronomia brillano sempre con i voti più alti, sia nel paese che nel comprensorio sciistico.

Lech si orienta verso la cultura, dello sci ma anche della musica e dell’arte. Nel settembre del 2018 abbiamo inaugurato lo Skyspace-Lech di James Turrell.

Zürs am Arlberg: esclusivo resort sciistico

Direttamente sul passo Flexenpass, circondato da pendii innevati, si trova il piccolo ed esclusivo paese Zürs. Punto di ritrovo del jet set internazionale, che da decenni apprezza il resort sciistico come domicilio invernale votato alla discrezione.

Qui, grazie ad ampi pendii innevati privi di alberi, si continua a praticare, come da tradizione, lo sci alpino fuoripista. La località con 150 abitanti vanta anche un eliporto per emozionanti tour in eliski – Lech Zürs è l’unica destinazione in Austria dove si pratica l’eliski.

Accompagnati da una guida professionale, possono partecipare a questi tour sciatori di capacità media e veri esperti. La possibilità di raccontare le proprie esperienze su tour così spettacolari è data nei bar chic e nei club trendy dove la pulsante vita notturna è degna del proprio nome!

Stuben am Arlberg: una vacanza familiare

Idilliaco, da sogno seppur caratterizzato da uno sviluppo di qualità: il paese di Stuben sul versante occidentale dell’Arlberg è sinonimo di tranquillo comfort. Questa meraviglia rende la patria del pioniere Hannes Schneider molto apprezzata anche dalle famiglie.

A Stuben si arriva in molti casi con gli sci fino alla porta delle strutture. Gli amanti del fuoripista vengono qui per divertirsi, ma vengono qui anche sciatori che amano l’eccellente cucina. Fino a primavera inoltrata si può sciare sulle piste dell’Albona.

Questa montagna ha dei pendii settentrionali tra i più belli delle Alpi per il fuoripista. Negli ultimi anni, le strutture gastronomiche e alberghiere di Stuben hanno continuato ad investire nell’ampliamento dell’offerta e del servizio.

St. Christoph am Arlberg: competenza e storia

La località sull’Arlberg (1.800 m) al confine tra il Tirolo e il Vorarlberg vanta una lunga storia. Nel XIV secolo il pastore Heinrich Findelkind ha creato qui un rifugio per escursionisti in difficoltà, e ha fondato la Bruderschaft St. Chrisoph (confraternita caritativa) che nel frattempo ha raggiunto ben 20.000 membri in tutto il mondo.

Il rifugio, da tempo nobile hotel di fama mondiale, nel 1901 è stato anche luogo di fondazione dello Ski Club Arlberg – lo sci club con il maggior numero die soci in Europa.

La piccola località ospita inoltre la Ski Austria Academy quale sede di insegnamento riconosciuta per la formazione statale dei maestri di sci e degli allenatori. Con la sala concerti e la galleria artistica ad altitudine più elevata, la Arlberg1800 inaugurata nel 2015, St. Christoph offre anche cultura di alto livello nel vero senso della parola.

St. Anton am Arlberg: la culla dello sci alpino

Il paese sportivo di montagna di St. Anton è la patria di leggende dello sci e dal 1928 è il luogo in cui si svolge la gara Arlberg Kandahar. Nel 2001 St. Anton ha ospitato il campionato mondiale di sci alpino e la coppa del mondo torna qui volentieri.

Il mix tra tradizione tirolese e apertura al mondo rendono St. Anton un luogo dal fascino particolare. Architettura d’eccellenza e infrastruttura moderna accentuano ancora di più il fascino del villaggio.

Funivie straordinarie, l’oasi del benessere ARLBERG-well.com, il centro sportivo e di arrampicata arl.rock, la stazione del treno, hotel di design: St. Anton si presenta quale meta sciistica aperta per tradizione al mondo. Per questo St. Anton ha ricevuto la medaglia d’oro dall’ «Entente Floreale» nel 2017.

Tutte le info aggiornate sul sito austria.info

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About the author

Andrea Ronchi

Andrea Ronchi è milanese di nascita e di cuore, rigorosamente a strisce rossonere. Ama lo sport in generale e da ragazzo si è cimentato in diverse discipline. Discreto tennista e giocatore di pallone, è rimasto folgorato dalle palline con le fossette in tarda età, o meglio, troppo tardi per ambire a farne una carriera ma sufficientemente presto per poter provare il brivido e la tensione dell’handicap a una cifra. La passione lo ha portato a fare del golf un lavoro e oggi, oltre a essere nel corpo di redazione della rivista Golf & Turismo, è prima firma di Quotidiano Sportivo e ospite fisso nella trasmissione televisiva Buca 9. Quando la neve copre i fairway prende gli sci, sua altra grande passione, e gira per le Alpi “costretto” dal suo ruolo di responsabile del turismo per la Rivista Sciare. È un duro lavoro, ma qualcuno le deve pur fare...