Turismo

L’inverno della Val di Fassa conquista Monaco di Baviera

Alla serata del 27 ottobre nel Consolato d’Italia, la valle ladina ha presentato alla stampa tedesca la stagione 2025-2026. Con Linus Straßer, Emma Aicher e la nuova cabinovia 3S, Fassa si conferma ambasciatrice della neve dolomitica.

La neve delle Dolomiti ha brillato nel cuore di Monaco. È accaduto la sera del 27 ottobre, quando la Val di Fassa ha portato la sua luce bianca nella sede del Consolato Generale d’Italia, trasformando un palazzo storico in un salotto d’alta quota.
Una settantina di giornalisti bavaresi hanno partecipato alla conferenza organizzata dall’ApT Val di Fassa, condotta con eleganza e ritmo da Guido Heuber, voce di Eurosport.
Parole, immagini, volti: la montagna si è raccontata così, con il tono sobrio della professionalità e la vitalità di chi la vive ogni giorno.

Una nuova 3S sospesa tra futuro e tradizione

Il primo applauso è andato alla nuova cabinovia 3S Campitello-Col Rodella, un progetto che segna un punto di svolta nella mobilità dolomitica.
Sedici cabine da trenta posti, una portata di 2177 persone l’ora, un tempo di percorrenza di sei minuti: numeri che raccontano l’innovazione, ma non dicono tutto.
A spiegarne il significato è stata Elisa Maccagni, presidente del Consorzio Impianti a Fune Val di Fassa-Carezza: “Non è solo un impianto, ma un’idea nuova di accesso alla montagna. Vogliamo ridurre i flussi in fondovalle e restituire più tempo allo sci e alla natura”.

Dalle piste di Coppa alle piste dell’anima

La serata ha poi guardato al calendario della Coppa del Mondo:
il 30-31 gennaio lo Ski Cross e, il 7-8 marzo, la discesa libera e il superG femminile sulla mitica La VolatA.
A presentarle, Elisabeth Vendruscolo del Consorzio Impianti Alpe Lusia-San Pellegrino, che ha ricordato come la valle sia ormai una tappa fissa per l’élite dello sci mondiale.

Ma la Fassa non è solo competizione. Nicolò Weiss, direttore dell’ApT ladina, ha aperto l’orizzonte sul territorio: non solo inverno, ma anche trekking, bike, benessere e autunno. Una valle che vive tutto l’anno, capace di essere sportiva e contemplativa insieme.

Straßer e Aicher, ambasciatori di un sogno bianco

E poi loro: Linus Straßer ed Emma Aicher, i volti tedeschi della neve. Due campioni difficili da vedere insieme, eppure uniti da una valle italiana. Entrambi Ambassador pro della Val di Fassa, insieme a Lara Colturi (che ha inviato un videomessaggio), hanno raccontato le proprie esperienze sulle piste ladine. Straßer, tra i più forti slalomisti del mondo, ha parlato di allenamenti “perfetti, curati nei minimi dettagli”, di paesaggi che “sembrano pensati per sciare”.
Aicher, astro nascente dello sci tedesco con due vittorie in Coppa del Mondo, ha definito la Fassa “una seconda casa, dove ogni curva ha un nome e ogni alba un colore”.

Venti anni di Piste Azzurre

La conferenza è stata anche occasione per ricordare i vent’anni del progetto Piste Azzurre, nato dalla collaborazione tra ApT e FISI. Un’iniziativa che ha reso la Val di Fassa il quartier generale d’allenamento delle squadre nazionali italiane, maschile e femminile, e un punto di riferimento internazionale per la preparazione atletica.

Il gusto della montagna

Gran finale affidato al palato: uno showcooking firmato dallo chef Matthias Trottner di Baita Checco al Ciampedie, insieme a Gaetano Bonanno del Rifugio Carlo Valentini al Passo Sella.
Canederli, formaggi, profumi ladini. La cucina come ambasciatrice silenziosa di una valle che sa accogliere con grazia e autenticità.

A supportare l’organizzazione, l’agenzia TOC di Monaco, per un evento che ha unito competenza sportiva, identità territoriale e calore italiano.
La Val di Fassa si è così confermata, anche a Monaco di Baviera, non solo una meta, ma un’idea di inverno: elegante, sincera, sempre viva.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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