Turismo

Lorica e Camigliatello, la riapertura degli impianti parrebbe vicina

Lorica e Camigliatello, la riapertura degli impianti parrebbe vicina.
Da Lorica e Camigliatello silano, ski aree calabresi, arrivano segnali positivi per un riapertura degli impianti dopo un iter burocratico tormentato. E anche drammatico, soprattutto a Lorica. Lo si evince da un articolo pubblicato dal quotidiano online “I Calabresi” (Calavria editrice srl) a firma di Michele Giacomantonio.

Solo vivendo il territorio è possibile ricostruire tutta la storia e il giornale cosentino la racconta nei minimi particolari (Qui l’articolo originale).

Noi andiamo direttamente alla conclusione dello stato di fatto: gli impianti sono quasi pronti, ma ora bisogna verificare se gli appassionati potranno usufruirne (Covid a parte).

Per la fine di fine di ottobre gli impianti di Lorica saranno terminati. Così assicura Roberto Esposito, coadiutore giudiziario della Lorica Ski.

Il problema allora qual è? Si è ancora in una zona grigia. Erano stati stanziati ben 13 milioni di euro (fondi comunitari) più altri 3 (investimenti privati).

facebook @lorica Ski

Una tempesta giudiziaria aveva però portato a processo alcuni dei protagonisti con relativo sequestro degli impianti. Tuttavia l’autorità giudiziaria aveva dato il suo benestare per proseguire coi lavori, se non altro, per non buttare via quanto fatto fino a quel momento.

La società Lorica Ski si era così occupata di concludere il progetto pur con un procedimento penale non concluso. Quest’ultimo aspetto non desta comunque particolari patemi, poiché gli impianti a Casali del Manco si trovano su terreno demaniale e dunque del tutto estranea ai procedimenti giudiziari che ne hanno a lungo bloccato gli sviluppi.

Il fatto è che ora bisogna trovare il soggetto disposto a occuparsi della gestione. I comuni non hanno alcuna competenza tecnica a riguardo, quindi tocca alla Regione assumere una decisione.

Se i tempi relativi ai lavori saranno rispettati, la palla passerà alla Cittadella. Sarà lei a dover procedere ad un affidamento diretto della gestione della struttura, per esempio alle Ferrovie, oppure indire un avviso pubblico in grado di richiamare privati o, ancora, assumerne direttamente la conduzione” – si legge su ICalabresi.it.

Cinque mesi fa l’assessore al turismo Fausto Orsomarso aveva assicurato che la Regione avrebbe chiesto il dissequestro della struttura e avviato quanto necessario per dare vita ad un bando per affidarne la gestione.

A inizio settimana, sulla sua pagina Facebook, è poi tornato alla carica, annunciando che “Su Lorica forse abbiamo trovato la via d’uscita, lavorando proficuamente con amministratori giudiziari che hanno condiviso un percorso con i giudici, i comuni e la Regione». In verità si tratta di un’affermazione interlocutoria che non decide nulla, ma se non altro lascia un’idea di positività.

Casali del Manco ha fretta
A Casali del Manco, comune nel cui territorio ricade l’area interessata al progetto, sono fiduciosi. Sia il sindaco Stanislao Martire che l’ingegnere Ferruccio Celestino affermano di sperare di poter aprire al pubblico gli impianti, «perché manca poco». «E potremmo perfino partire – aggiungono – senza che siano pronti anche le attrezzature necessarie per produrre l’innevamento artificiale».

In realtà a Casali del Manco si azzardano anche a guardare oltre. Sperano di poter presto avviare la realizzazione dell’altro grande progetto che vede la Sila protagonista, quello che consentirebbe il collegamento tra gli impianti di Lorica e quelli di Camigliatello. Ma sanno che per questo ci sono ancora mille difficoltà, visto che «mancano le autorizzazioni relative all’impatto ambientale e occorre verificare la copertura finanziaria».

Chi non vede l’ora di premere “On” è il Comune di Casalo del Manco con il Sindaco Stanislao Martire e l’ingegnere Ferruccio Celestino a rincarare la dose di ottimismo e buona volontà. Lo dimostra un secondo progetto che vedrebbe il collegamento degli impianti di Lorica e Camigliatello. Ma intnto entrambi insistono per aprire subito questa stagione anche se non dovesse essere pronto il previsto sistema di innevamento artificiale, qualora vi fosse una buona presenza di neve naturale. Intanto si sta procedendo alla messa in sicurezza del rifugio a monte e alla revisione della sciovia.

Camigliatello Silano

Anche nella più storica stazione della Sila la situazione non è ancora ben chiara. Gli impianti sono chiusi per motivi legati alla manutenzione dei cavi. La Regione ha stanziato 3,8 milioni di euro e ora si può procedere con i lavori di manutenzione necessari per ottenere le autorizzazioni all’apertura.

Sarebbe davvero importante che tutto ripartisse. Sia per l’economia locale con relativo indotto, sia per concedere a tanti appassionati del sud di poter vivere lo sci e la montagna senza dover sorbirsi trasferte infinite quanto onerose. Sia Lorica che Camigliatello godono di una scenografia montana meravigliosa e incredibilmente inaspettata. Lorica e Camigliatello la Lorica e Camigliatello la

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).