Turismo

Ripresi i lavori del Matterhorn Glacier Ride II, pronta nel 2021

Conclusa la fase di lockdown sono ripresi i lavori del «Matterhorn glacier ride II», trifune pronta nel 2021. L’opera di Zermatt Bergbahnen rientra nel progetto Alpine X, grazie alla quale per la prima volta si potrà effettuare un attraversamento alpino via funivia in qualsiasi periodo dell’anno.

Pronta tra poco più di dodici mesi, in tempo per la stagione invernale 2021/2022, la funivia trifune collegherà sul versante svizzero Testa Grigia e Piccolo Cervino. Sarà realizzata dall’altoatesina Leitner ropeways e avrà un costo di 35 milioni di franchi svizzeri.

Sempre Leitner ropeways due anni fa aveva portato a compimento la cabinovia trifune «Matterhorn Glacier ride I», ultimo tassello del collegamento tra Zermatt e il Piccolo Cervino.

«Ancora una volta il nostro Gruppo, con spirito pioneristico e adottando le più evolute tecnologie, collabora alla realizzazione di un’opera visionaria. Che ha nuovamente dimostrato il coraggio e la forza innovativa di Zermatt Bergbahnen» rivela Anton Seeber, presidente di Leitner ropeways.

Tecnologia su misura
L’installazione di una funivia trifune in spazi molto limitati e a un’altitudine di oltre 3.800 metri richiede la massima precisione da parte degli operai edili. E presenta grandi sfide anche per gli ingegneri funiviari di Leitner ropeways.

La costruzione del «Matterhorn glacier ride II» ha richiesto una soluzione su misura, adatta alle difficili condizioni. La maggiore stabilità al vento del sistema trifune permette alla campata di circa 1,7 chilometri tra le due stazioni di fare a meno dei sostegni.

E proprio a causa degli spazi ristretti, a monte viene impiegata una stazione motrice ridotta. La stazione permette entrata e uscita delle cabine con una velocità di marcia di 5m/s, così è possibile rallentare o accelerare la cabina prima che raggiunga la stazione.

In tal modo si può ridurre il fabbisogno energetico della stazione a monte, che tra l’altro sorge proprio a ridosso della stazione a monte della funivia realizzata due anni fa da Leitner ropeways, bissando in tal modo il record di impianto trifune più alto al mondo.

Efficienza e design
Alta tecnologia ma anche sofisticato design. Interamente concepite da Pininfarina, le cabine offrono ai viaggiatori sedili in pelle riscaldati sui quali potranno ammirare lo scenario alpino attraverso le finestre panoramiche.

Chi cerca lusso e avventura può prenotare, sempre tra Testa Grigia e il Piccolo Cervino, le cabine Crystal ride. Gli scintillanti cristalli Swarovski e il pavimento in vetro, che permette la vista sul ghiacciaio, rendono il viaggio un’esperienza indimenticabile.

Per dare già da ora un’idea della visione Alpine X, Leitner ropeways e Zermatt Bergbahnen AG hanno realizzato un video del progetto utilizzando un drone che ha effettuato misurazioni con tecnica fotogrammetrica del Piccolo Cervino e di Testa Grigia.

«Matterhorn glacier ride II» – Dati tecnici

ALTITUDINE STAZIONE A VALLE  3458 m s.l.m.
VELOCITÀ 7,5 m/s
ALTITUDINE STAZIONE A MONTE 3821 m s.l.m.
DURATA DELLA CORSA 4 min.
COSTRUTTORE DELLA FUNIVIA LEITNER ropeways
NUMERO DI CABINE 10
LUNGHEZZA DELLA FUNIVIA 1,7 km
PERSONE PER CABINA 28DISLIVELLO 362 m
AZIONAMENTO LEITNER DirectDrive
PORTATA 1300 persone/h
DESIGN DELLE CABINE Pininfarina

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).