Turismo

Tanta emozione per la famiglia Oberhofer-Leitner: il 15 giugno inaugurano il Sensoria Dolomites a Siusi

Tanta emozione per la famiglia Oberhofer-Leitner: il 15 giugno inaugurano il Sensoria Dolomites a Siusi.
Il quattro stelle superior Sensoria Dolomites della famiglia Oberhofer-Leitner apre il 15 giugno a Siusi allo Sciliar all’Alpe di Siusi, nelle Dolomiti dell’Alto Adige.

La struttura è un insieme di tradizione e modernità, in cui spazi, materiali, colori e luci permettono di immergersi nell’ambiente alpino circostante.

L’architetto Paul Senoner racconta come il progetto architettonico rispecchia l’esigenza della proprietà di soddisfare il “lusso per l’anima” dei propri ospiti.


L’hotel Sensoria Dolomites è la location perfetta per ritrovare se stessi, rigenerare il corpo e riempire gli occhi di bellezza ammirando uno dei paesaggi alpini più belli al mondo. Dedicato a chi sceglie una vacanza a tutto trekking e relax, la nuova struttura della famiglia Oberhofer-Leitner, promette un soggiorno unico agli ospiti.

Il nuovo quattro stelle superior, a Siusi allo Sciliar all’Alpe di Siusi, in Alto Adige, nasce dagli elementi imprescindibili per un viaggio alla scoperta del proprio io, dei sentimenti più profondi. Qui energia per corpo e anima, armonia e tranquillità sono un’esperienza unica da vivere con tutti i cinque sensi, in ogni attimo.


Lea Oberhofer e Simon Leitner

Sensoria Dolomites
offre agli ospiti esperienze immersive con vista impagabile e atmosfere da sogno.

Obiettivo raggiunto grazie alla richiesta condivisa con lo studio di architettura Senoner Tammerle Architetti, di Lukas Tammerle e Paul Senoner, da parte della famiglia Oberhofer-Leitner, di realizzare una sofisticata oasi di benessere ispirata alla natura circostante e in un ambiente esclusivo.

Ne è nato un progetto molto interessante. «Prima di tutto l’architettura ha voluto ricreare l’identità del luogo» spiega l’architetto Paul Senoner.

«Per fare ciò bisogna discostarsi dalle mode del momento e prestare attenzione alle tradizioni nella scelta dei materiali e ai paesaggi in termini di volume degli edifici veri e propri».

Ecco allora due blocchi che caratterizzano l’hotel. Strutture differenti, ma complementari per rispettare l’ambiente circostante. Uno si distingue come insieme di spazi su un piano solo, il piano terra. I materiali prevalenti sono il legno e il vetro, il tetto è ricoperto da un prato con fioriture.

Una struttura che nel suo insieme ricorda i fienili altoatesini. In questa parte sono ospitate le zone comuni: reception, lounge, area bar, buffet e ristoranti.

Uno spazio è dedicato all’acqua, con una piscina indoor/outdoor a far da elemento focalizzante. E zona relax con lettini e vetrate vista panorama.

Questo elemento architettonico su un piano diventa un tutt’uno con il paesaggio circostante fatto di boschi, pascoli e del massiccio dello Sciliar.

Il secondo elemento si sviluppa in altezza, su quattro piani ed è dedicato alle aree private.

Ciascun ospite dalla propria stanza può godere di un panorama unico rimanendo comodamente sdraiato nella lounge esterna in quanto ogni camera è dotata di un grande balcone con tavolino e lettini per godersi appieno momenti di relax.

Nella parte superiore dell’immobile una terrazza panoramica aperta agli ospiti che vogliono riposarsi ammirando il cielo, sentendosi parte integrante del paesaggio.

Nato con un concetto profondo di rigenerazione della mente, del corpo e dell’anima, al Sensoria Dolomites l’accoglienza è stata concepita per entrare in contatto con la natura e per soddisfare anche il senso della vista.

Giochi di luce dati da coperture di vetro abbinate a strutture a listelli di legno incrociate che lasciano penetrare la luce creando aree semi-ombreggiate. Colori naturali dei materiali, nuance che richiamano il paesaggio circostante e giochi di “vedo-non vedo” tra le varie aree sociali grazie alle vetrate. Da ogni area dell’hotel è possibile, invece, vedere l’altro edificio.


Modernità e tradizione si concretizzano attraverso la scelta dei materiali che, al contempo, soddisfano l’acustica creando un silenzio accogliente “non assordante”. Che immerge nel paesaggio circostante: pietra con i suoi colori grigio caldo, terra e bianco. L’abete che, lasciato naturale nel tempo, diviene color ocra; l’olmo per i pavimenti, un legno duro che ricorda il larice con il suo rosso-arancione.

A questi materiali e colori caldi si unisce tanto vetro, materiale moderno e fresco. Le pareti rispecchiano i colori e le scelte dei materiali per il resto degli arredi o in abbinamento ai paesaggi che si vedono oltre le vetrate.

Il tema preponderante della zona relax, che in parte è interrata, sono i colori della terra, mentre le tre stube sono tutte diverse tra loro. Una è rivolta verso il bosco ed è caratterizzata da un verde forte, intenso, proprio come quello in cui ci si imbatte entrando in un bosco alpino.

Un’altra è caratterizzata dal tema della pietra, del rosso, del ferro e infine vi è una stube in legno e vetro con tessuti blu intenso. Nell’area comune, invece, il focus è un grande camino centrale in cui il fuoco diventa un altro elemento naturale bello per tepore, luce e colori.


«Tutte queste scelte richiamano l’atmosfera degli ambienti alpini, dai boschi alle montagne dolomitiche al cielo» continua Paul Senoner. «Molto importante anche la scelta di inserire tre cortili di grandi dimensioni, con piante, dove lasciamo che le condizioni atmosferiche creino di volta in volta un ambiente mutevole, con neve, pioggia o sole che colpiscono il pavimento.

Ambienti che dividono lo spazio pubblico da quello privato, che regalano all’ospite la possibilità di trascorrere tempo al sole o all’ombra o semi-ombra e che sono sempre visibili.

Con questi cortili richiamiamo sia la tradizione locale che quella italiana, seppur in modo nuovo attraverso l’uso di un materiale moderno come il vetro che permette di guardarli anche dall’interno degli spazi».

Una vacanza al Sensoria Dolomites è un viaggio da vivere con i cinque sensi verso la riscoperta di se stessi. Che fa andare dritti al corpo e all’anima e della natura, con i suoi elementi e i suoi paesaggi.

Un percorso immersivo in cui il vero lusso è la possibilità di dedicarsi il tempo necessario per godere dello spettacolo. Quello delle Dolomiti e dello Sciliar in particolare regalano con benefici impagabili per il benessere psico-fisico dell’ospite.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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