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Bansko, Bassino non ne sbaglia una, ma Shiffrin…

Ieri Mikaela Shiffrin si era dovuta accontentare del quarto posto, scalzata dalle tre azzurre dal podio della libera di Bansko. Oggi è tornata ad essere la regina vincendo al termine di una gara che peserà tantissimo a fine stagione. Ha sciato con grande attenzione e anticipo su ogni porte mettendo in saccoccia i circa tre decimi di vantaggio sulla Bassino, leader in quel momento, che ha portato sino al traguardo. Ha commesso un errore rischiando di uscire tra il primo e secondo intermedio, ma la grande prontezza di riflessi le ha permesso di non cadere e il suo fisico pazzesco le ha fatto mantenere il vantaggio sino al traguardo.

La pista Girardelli ha mietuto le proprie vittime. Le pendenze qui sono pazzesche e le curve servono per rallentare una velocità che diventerebbe pericolosa, persino per queste atlete. E di curve ne hanno messe 36, con 40 porte alcune a 36 metri di distanza, il minimo consentito per la disciplina.

Marta Bassino è scesa con il pettorale numero sei, nel buio completo, sciando con grande facilità e gli sci sempre ben incollati al terreno. È incappata in un paio di errori, forse per voler strafare, ma la determinazione l’ha fatta andare oltre avendo in testa solo fare velocità. Nel tratto finale è stata pazzesca, aumentando la velocità (96 km/h) e interpretando il salto in modo perfetto. Tutte le atlete, tranne la Shiffrin, le hanno reso tanti decimi dopo l’ultimo intermedio. Grande fisico e ottimo momento di forma.

Federica Brignone era la più attesa nel SuperG di Bansko e stava mettendo in pista tutto il proprio talento, era al comando davanti alla Shiffrin prima dell’errore

Fede è partita guardinga senza prendersi i rischi del giorno precedente che ci avevano fatto saltare sulle sedie con conseguente tachicardia. Il cuore oggi ci si è fermato quando batteva fortissimo, perché il parziale era verde. Era davanti alla Shiffrin e tutto lasciava presagire a una vittoria. Invece la spalla si è agganciata alla porta con conseguente rotazione e caduta. Una grande delusione per l’azzurra che ha segnato uno zero contro i 100 punti delle Shiffrin della quale resta comunque la più diretta inseguitrice con la Vlhova sesta. Al terzo posto Lara Gut.

Delusione anche per Viktoria Revensburg. Il DT della Germania ha detto che si allena poco. Lei, piccata, non ha risposto sul campo. La testa nello sci è importante e le polemiche non l’hanno aiutata. Non è riuscita a fare velocità ed è molto lontana dall’atleta che si è imposta nel primo SuperG della stagione. Da oggi non indosserà il pettorale rosso del leader della disciplina.

Elena Curtoni dopo il capolavoro di ieri non è riuscita a ripetersi. Era difficile farlo. Disciplina e condizioni differenti ma anche una sciata meno fluida, spesso arretrata con troppo tempo in curva. Comunque top ten per Elena.

La classifica aggiornata qui

About the author

Andrea Ronchi

Andrea Ronchi è milanese di nascita e di cuore, rigorosamente a strisce rossonere. Ama lo sport in generale e da ragazzo si è cimentato in diverse discipline. Discreto tennista e giocatore di pallone, è rimasto folgorato dalle palline con le fossette in tarda età, o meglio, troppo tardi per ambire a farne una carriera ma sufficientemente presto per poter provare il brivido e la tensione dell’handicap a una cifra. La passione lo ha portato a fare del golf un lavoro e oggi, oltre a essere nel corpo di redazione della rivista Golf & Turismo, è prima firma di Quotidiano Sportivo e ospite fisso nella trasmissione televisiva Buca 9. Quando la neve copre i fairway prende gli sci, sua altra grande passione, e gira per le Alpi “costretto” dal suo ruolo di responsabile del turismo per la Rivista Sciare. È un duro lavoro, ma qualcuno le deve pur fare...