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Beijing Slalom, i tre Azzurri: “Attaccheremo a tutta”

Beijing Slalom, i tre Azzurri: “Attaccheremo a tutta”
Per come è andato al prima manche ai nostri tre Azzurri l’unica è proprio attaccare alla morte. O la va o la spacca, perché un buon piazzamento non serve proprio a nulla. Sarà durissima per Vinatzer, difficile per Razzoli, non impossibile per Tommy. Ecco come la pensano i diretti interessati

Alex Vinatzer (17° a +1″47):Più che rischiato ho avuto subito qualche problema con i materiali. Penavo a prendere il ritmo e mi ha preso subito lo sci due o tre volte nella prime curve. Poi sul piatto son riuscito a sciare come volevo mentre, dopo il secondo intermedio quando cambiava la neve, ho fatto un altro errore abbastanza grosso che mi dispiace aver commesso. Quest’anno in slalom abbiamo visto che nulla è impossibile, quindi andremo a tutta nella seconda manche

Giuliano Razzoli (12° a +0,87):La manche è buona perché non era facile farla pulita, col mio pettorale bisognava rischiare perché comunque un po’ di segno c’era e un po’ di rischio andava preso. In mezzo ho lasciato quei decimi di troppo, altrimenti sarei stato molto vicino alla zona medaglia.

La manche è buona, andrò all’attacco nella seconda e vediamo. È più facile recuperare in una pista come Wengen che in una così, però noi ci proveremo. Dovremo fare una manche impeccabile, anche gli altri avranno un po’ il segno della pista ma ci proveremo

Tommaso Sala (8° a +0,45): “Era già un po’ di giorni che andavo forte, la pista era un po’ segnata però guardando altri atleti, come Braathen ad esempio, ho capito che non avrei potuto spingere ovunque. Bisognava sciare solidi e creare velocità dove si riusciva, perché lo sci sbatteva molto. Se avessi perso la punta mi avrebbe portato al rimbalzo e quindi all’errore”. Beijing Slalom i tre Azzurri

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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