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Christof Innerhofer non gareggerà più questa stagione

Christof Innerhofer ha deciso, anche domani non sarà al via della discesa ma per dirla tutta, non gareggerà più questa stagione. Nonostante anche oggi in prova non sia andato per niente male non partirà. La motivazione è sempre la stessa: perderebbe lo status di infortunato. E in caso di un piazzamento non buono il rischio è di finire molto indietro nella WCSL e partire poi con pettorali molto alti. Significherebbe compromettere molto la possibilità di vittoria o quantomeno di podio.

Ma è meglio approfondire la faccenda perché non sembri che sia un atleta impaurito. Giammai! Più che altro è intrappolato dall’ossessione di un regolamento che potrebbe metterlo fuori gioco per un bel po’. E non avendo più 20 anni è chiaro che non sente di doversi esporre a questo rischio.

Probabilmente non sarebbe arrivato a questo punto se non fosse caduto in Val Gardena. Non che abbia subito chissà quale trauma fisico. Certamente mentale sì.

Comunque sia -spiega Alberto Ghidoni –  il suo ginocchio, dopo due prove di discesa inizia a gonfiarsi. E il giorno della gara, quando dovrebbe essere più performante, non avrebbe la garanzia di sciare libero, come sa fare lui. ne abbiamo parlato a lungo e abboamo preso questa decisione di comune accordo”.

Il regolamento, in sintesi, è questo. Un atleta che torna dopo un infortunio, se fa una sola gara per specialità è come se non ne avesse fatta nessuna per quanto riguardo i punteggi. C’è una penalità fissa, ovvero: Inner l’anno scorso aveva chiuso la stagione in settima posizione. Facendo solo una gara e basta gli aggiungono 6 posizioni.

Significa che terminerebbe la stagione in 13esima posizione. Qualora partecipasse alle gare e non dovesse andare benissimo, perderebbe tale opportunità  È chiaro che se vince migliora il suo status, ma è evidente che in queste condizioni non si sente di poter competere con i top player. Inner non è tipo da vivacchiare. Quando è in gara dà tutto quello che ha. Ma ora come ora quello che ha non gli permette di vincere. Di un decimo posto non se ne fa proprio nulla.

Meglio, dunque, iniziare la prossima stagione, dopo mesi in cui il ginocchio potrà tornare in uno stato di grazia, per 13esimo. E poi giocarsela alla pari con i suoi colleghi.

Meno conveniente è sprofondare in classifica e poi dannarsi l’anima alla ricerca di risultati che con numeri alti è certamente più complicato ottenere. Ricordiamoci poi, che l’anno prossimo ci sono i Mondiali. Crediamo sia questo l’obiettivo primario di Innerhofer.

La discesa domani partirà dallo start principale, ovvero dall’alto. Oggi infatti, durante la prova che invece è partita dal superG, gli addetti pista hanno lavorato sodo per togliere la neve dalla prima parte. Quella caduta ieri. Per questo motivo gli atleti, prima della ricognizione ufficiale di gara, effettueranno una mini prova dalla partenza fino a dove si sono lanciati oggi.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).