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Combi Altenmarkt: SuperG, capolavoro “artistico” di Federica Brignone

Nel superG della Combi di Altenmarkt Federica Brignone compie un vero e proprio capolavoro tecnico e artistico! Artistico perché si è letteralmente inventata una tattica di curva, in mezzo ai difficili serpentoni veloci della pista, molto vicina a un azzardo. Tant’è vero che nel passaggio più difficile, una curva molto chiusa verso sinistra a velocità folle, le lamine dei suoi sci hanno fatto scintille pur di mantenere la linea.

Sembrava una grattatona, invece quel passaggio incredibile si è rivelato un colpo di genio. Poi è stata altrettanto superlativa anche nei tratti a lei meno congeniali, ovvero quelli dove bisognava far scorrere gli sci sui piani. Ma il “nostro” Feltrin, che ha tracciato il percorso, ha fatto in modo che bisognasse saper sciare bene anche in quei punti.

Morale, miglior tempo!

Marta Bassino, che è partita dieci numeri dopo Federica, ha avuto modo di studiare la sciata migliore. Poiché la piemontese si trova in una condizione magnifica, è riuscitaa imitarla quasi alla perfezione. In alcuni tratto è stata anche più veloce, specie nell’ultima parte di gara, dove ha recuperato alla compagna di squadra qualche centesimo. Saranno solo 22 al traguardo.

Non parliamo di doppietta, per amor … divino! Però con Mikaela Shiffrin fuori per colpa di una inclinazione eccessiva laddove Federica ha compiuto il suo miracolo tecnico, l’acquolina in bocca ce la possiamo fare.

Molte altre pretendenti a un posto da protagonista della gara ci hanno rimesso le penne. Soprattutto le velociste: Michelle Gisin, Ilka Stuhec e Viktoria Rebensburg ad esempio.

Molto bene invece Wendy Holdener che si è piazzata al secondo posto a mezzo secondo netto dall’Azzurra. Non ci sarà in slalom neanche Petra Vlhova che non ha tagliato il traguardo.

Un’eccessiva pressione in curva le ha fatto decollare lo sci che si è staccato dallo scarpone. Lo stesso accidenti capitato alla norvegese Kajsa Vickhoff Lie.

Al quarto posto si è piazzata ‘austriaca Ramona Siebenhofer. Anche se le “scie” della combinata sono infinite, difficilmente riuscirà però a dire qualcosa tra i rapid gates.Stesso discorso per Ester Ledecka che è quinta a +0,86. Slalomiste pure in grado di fare la differenza nella seconda manche non ce ne sono. Ma bisogna sempre tagliare il traguardo tra i rapid gates…

Le altre Azzurre

Bravissima Elena Curtoni che ha firmato il settimo miglior tempo. Poco importa in virtù della combinata, anche se non si sa mai. È più positivo considerare che quando ottieni una buona performance su un superG così tecnico e difficile, significa che stai sciando alla grande!  Giro a vuoto questa volta per Nicol Delago che non è riuscita a trovare connessione con il tracciato. Un ritardo di 2″85 non attribuibile a un errore grave ma a una sciata fuori giri. Nessun allarme, può capitare, soprattutto quando sai che non hai molte chance di dire qualcosa nella seconda manche.Più brava di lei è stata la sorellina Nadia ma di poco: +2″19. Comunque sta crescendo perché è questo il suo obiettivo primario quest’anno.

Buio totale anche per Sofia Goggia che prima di uscire ne aveva già combinate tante. Quando si è resa conto che la gara era ormai compromessa, ha alzato il pedi, si è alzata arrendendosi. Meglio così che rischiare per nulla.

 

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About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).