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Combinata Alpina: a Wengen Mayer s’inventa slalomista!

L’austriaco Matthias Mayer s’inventa slalomista e conquista la combinata alpina di Wengen. Non è che abbia un bello slalom. Se lo è letteralmente divorato. Reagendo da vero specialista quando le cose si stavano mettendo male sul quel tratto di pista, simile alla parete di un grattacielo.

La fortuna poi lo ha accompagnato in paradiso quando il francese Alexis Pinturault ha chiuso a soli 7 centesimi da lui. Ancora un paio di metri e l’austriaco gli sarebbe finito alle spalle, perché Alexis ha compiuto una manche davvero in grande stile. Alle sue spalle, l’amichetto Victor Muffat-Jeandet ma il francesino occhialuto ha concluso più staccato, ovvero a 67 centesimi.

Ci ha provato anche Loic Meillard ma con poca fortuna. Non ha fatto la differenza proprio nel tratto a lui più congeniale e si è accomodato in quarta piazza a +1″02.

Noi puntavamo tutto su Riccardo Tonetti che era stato formidabile nella discesa. Il migliore degli slalomisti nella prova veloce. Ma nella sua specialità, non ha saputo combinare nulla di buono. Il suo tempo è stato più alto di quello del velocista Mayer.

Occasione buttava letteralmente al vento.
Dominik Paris, quarto nella discesa, tra i rapid gates non ha brillato ed è precipitato in classifica  fuori dalla top ten. Arrivano invece i primi punticini Coppa per Alexander Prast, 29esimo e Florian Schieder 30esimo

Miglior tempo rispetto a chi lo slalom se lo mangia a colazione. Ci avevano impressionato gli slalomisti per come erano riusciti ad affrontare la discesa del Lauberhorn, seppur accorciata, ma Matthias… Senza parole. D’accordo, è partito con l’uno, ma la pista non si è distrutta.

Si è trattato forse di una delle combinate più incerte nella storia moderna dello sci. Niente a che vedere con quella femminile vinta da Federica Brignone, che di fatto si era conclusa dopo le prime 4 o 5 discese.

Qui bisognava attendere tanti slalomisti che avevano concluso la prova di discesa poco distanti dai velocisti. La nuova regola che non prevede l’inversione dei trenta nella seconda manche, ha fatto il resto.

Da segnalare l’ottava posizione di Kilde, che aveva invece era salito sul terzo gradino del podio a Bormio.
Domani è prevista la discesa. Nevicherà un poco stanotte e con un terreno più soft sarà una discesa diversa oltre che più lunga. Certo è che il Matthias Mayer visto oggi fa davvero paura!

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).