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Coppa Europa: piazza d’onore per Emanuele Buzzi nel 2° superG di Verbier

Coppa Europa: piazza do0nore per Emanuele Buzzi nel 2° superG di Verbier. Il ventinovenne sappadino dei Carabinieri ha completato la prova elvetica con il tempo di 1’21″78 con soli sedici centesimi di ritardo dallo svizzero Arnaud Boisset.

Per il friulano si tratta del nono podio complessivo nel circuito continentale, il quinto nella disciplina. L’ultima sua presenza sul podio di Coppa Europa era stata nel gennaio 2018 in occasione del vittorioso superG di Wengen.

Alle spalle di Buzzi, terzo posto per l’austriaco Stefan Eichberger (+0″18), con Giovanni Franzoni buon ottavo staccato di 0″86 dal vincitore.
Piazzamenti oltre la ventesima piazza quindi per gli altri italiani in gara, con Luca Taranzano staccato di 1″98, Marco Abbruzzese di 2″04, Gregorio Bernardi di 2″42, Nicolò Molteni di 2″45, Maximilian Ranzi di 2″46, Federico Scussel di 2″55, Pietro Broglio di 3″83; non hanno invece concluso la prova Max Perathoner, Pietro Zazzi, Gabriel Masneri e Mattia Cason.

L’ottavo posto odierno consente a Franzoni di mantenersi sul podio della classifica di specialità.

quando al termine della stagione manca solo l’atto finale di Kvitfjell, il bresciano è terzo con 250 punti nella graduatoria guidata dal francese Florian Loriot (387) sull’austriaco Manuel Traninger (261); nella scia di Franzoni ci sono gli altri due austriaci Eichberger (229) e Felix Hacker (225), con Buzzi sesto a quota 223.

Traninger allunga ulteriormente in vetta alla generale: sono 563 i punti dell’austriaco, seguito dai connazionali Wieser e Rieser, staccati rispettivamente di 88 e 128 lunghezze. Buzzi e Franzoni occupano ora il settimo e l’ottavo posto, con 384 e 371 punti.

Il prossimo appuntamento del calendario di Coppa Europa maschile è per i due slalom di Kläppen, Svezia, in programma domenica 10 e lunedì 11 marzo; il circuito si completerà quindi in Norvegia con i due giganti di Trysil (13-14 marzo) e le finali in programma ad Hafjell (discipline tecniche, 16-18 marzo) e Kvitfjell, sede dell’atto conclusivo delle discipline veloci tra il 19 ed il 22 marzo.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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