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Cortina2021, la regina dell’Olympia Mondiale è Corinne Suter

Cortina2021, la regina dell’Olympia Mondiale è Corinne Suter. La 26enne velocista elvetica, già d’argento in superG, porta un altro oro in Casa Svizzera con pieno merito. Una vittoria costruita soprattutto nell’ultima parte, dove già aveva compiuto un capolavoro tecnico l’altro giorno.

Poteva essere doppietta rossocrociata anche oggi, ma la tedesca Kira Weidle ha trovato la giornata perfetta e ha anche rischiato il colpaccio completo. Ma per come è andata l’argento è un premio cui forse nemmeno lei sperava, considerando che l’ultimo podio conquistato in discesa risale al gennaio 2019 a Garmisch.

Così Lara Gut si deve accontentare – si fa per dire – della medaglia di bronzo con 37 centesimi di ritardo dalla compagna di squadra  e a 17 dall’argento. Nel primo tratto si era presa un bel vantaggio su Corinne, 37/100, poi persi per qualche linea un po’ sporcate. Al traguardo: “Felicissima per la conferma, ma rosico un po’ per quell’errore commesso a metà pista. Ma se c’è un’atleta che meritava l’oro oggi è senz’altro Corinne che nell’ultimo tratto è stata a dir poco strepitosa“.

Corinne ringrazia e dice: “Ho cercato di attaccare ancora di più perché non avevo altre chance e ed è stato il giorno perfetto!”

Sono rimaste dunque a bocca asciutta, sia Ester Ledecka, quarta a soli 7 centesimi dal bronzo e le austriache, con Ramona Seiebnhofer quinta, nonostante qui due anni avesse vinto ben due volte. Più indietro Tamara Tippler, settima, alle spalle anche di Michelle Gisin, quinta a pari merito con Siebenhofer.

Le Azzurre
Orfani di Sofia Goggia, sarebbe stata una grande sorpresa una medaglia in Casa nostra. La migliore si è rivelata Elena Curtoni, ottava, che ha disputato un’ottima gara, a 47 centesimi dal bronzo. Colpa, forse, di una spigolata in fondo allo schuss.

Poi Laura Pirovano, 12esima, brava a interpretare ottimamente la prima metà. Poi, pur senza commettere errori: “Rammarico no, io ho dato tutto. Sono comunque la persona più felice del mondo ed essere quio per me è un regalo. Posso dire che oggi ho vinto anch’io?“. Quindi Nadia Delago:” Sono contenta e mi divertita un sacco.  Mi piacerebbe rifarla!”.

Infine Francesca Marsaglia che ha rimediato gran parte del ritardo nei primi 500 metri in modo un po’ inspiegabile, al punto da far pensare che forse una folata di vento l’ha rallentata, come conferma tra le lacrime: “Non trovo mai scuse perché le gare son così, ma nella parte alta avevo il vento contro. Al punto che ritenevo rimandassero la partenza. Avevo poco più di un secondo di ritardo in alto e lo stesso in basso. Significa che le curve le ho fatto bene“. Analizzando la sua gara, in effetti, la sua analisi non fa una grinta: 42″22 per Suter al secondo intermedio, 43″17 per Franci, addirittura 41″86 per Lara. Da quel punto al traguardo solo un paio di decimi di ritardo. Ecco che le lacrime sono più che giustificate!

LA CLASSIFICA

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).