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DH Beaver Creek: Kilde-Odermatt 2 a 1! Il norvegese la spunta per 6/100

DH Beaver Creek: Kilde-Odermatt 2 a 1! Il norvegese la spunta per 6/100.
Prosegue l’appassionante duello tra Aleksander Aamodt Kilde e Marco Odermatt. Dopo le prime tre gare veloci, discesa e superG di Lake Louise e la discesa odierna di Beaver Creek, il norvegese si è portato sul 2 a 1. Solo sei centesimi la differenza tra i due oggi, ma Marco ha sbagliato un goal a porta vuota!

Dopo aver superato le maggiori difficoltà, con un capolavoro tecnico nel tratto centrale, ha poi allargato inspiegabilmente una curva allargando eccessivamente la traiettoria che lo ha costretto a una grattata tattica per rimanere nelle tracce. Probabilmente il vantaggio era anche superiore rispetto a quei 36/100 segnalati dall’intermedio, perché l’errore è avvenuto prima del rilevamento cronometrico.

Ma ha perduto velocità fino a perdere tutto il vantaggio che al traguardo si è trasformato in un ritardo di sei centesimi. Non che Kilde si sia risparmiato, soprattutto nella prima parte di scorrevolezza grazie a una fase di spinta che nessuno sa fare bene come lui.

Alle spalle dei due geni della velocità, ma ben distanti, il canadese James Crawford staccato di 79/100. Ora abbiamo la certezza che quando affronta le prove facendo segnare quasi sempre i migliori tempi non è una bufala da allenamento. Cerca subito il ritmo gara e quando poi riesce a trovarlo nel giorno che conta, lascia il segno. Il bronzo di Pechino sale così per la prima volta sul odio di una discesa in Coppa del Mondo, migliorando il sesto posto di Kitzbühel gennaio 2021.

Crawford ha fatto allargare le braccia a Matthias Mayer, perché l’esperto austriaco si è ritrovato al quarto posto con un solo centesimo di ritardo dal terzo posto. Li ha persi tutti nel primo tratto dove ha fatto registrare solo il 19esimo tempo con un gap di 65/100 da Kilde. Sono addirittura 78 i centesimi presi in quel tratto da Vincent Kriechmayr ed è per questo che si è ritrovato quinto con +0,94. Significa che per tutto il resto della Birds of Prey ha sciato in linea coi leader.

In casa Italia è buio totale. Dominik Paris, forse un po’ disturbato dal vento come tanti altri, non è riuscito mai a entrare in gara. Per prendere un secondo dopo i primi due rilevamenti dove contava di più la capacità di scorrevolezza, deve essere successo qualcosa probabilmente provocato non da lui: gli sci o quello che è stato spalmato sulla soletta. Il ritardo di 1″73 è davvero eccessivo per un bomber come lui.

Meglio di Domme ha fatto Matteo Marsaglia e tutto sommato può anche rallegrarsi di essersi classificato 16esimo. Diciamo che è in crescita di condizione e questo fa ben sperare per le prossime gare.

Christofer Innerhofer stava sciando alla grande ma il velocista di Gais, l’errore ce lo ficca dentro quasi sempre e quando capita nel tratto peggiore del tracciato i 46/100 di ritardo di metà percorso, quindi in linea per il podio, diventano oltre due secondi e mezzo al traguardo.

Nessuna good news nemmeno da Mattia Casse che paga +1″84. +2″37 invece il gap di Gugu Bosca che però mostra tratti di grande miglioramento tecnico. Per l’esperienza invece, bisogna attendere ancora un po’. È stato decisamente più bravo Nicolò Molteni che prende solo 2 secondi alla sua prima gara qui a Beaver Creek. Ha combinato un sacco di birichinate in vari punti della pista ma i suoi sci sono andati comunque giù veloci. È felice anche Florian Schieder perché concludere 28esimo col pettorale 53, con la pista molto meno performante, è stato un bel gesto atletico e tecnico. Stava per riuscirci anche Giovanni Franzoni ma il sogno di conquistare i primi punti in discesa si è infranto contro la 32esima posizione. Rimane comunque un’ottima gara. Un po’ più indietro, invece Pietro Zazzi

Nell’angolo dei delusi anche Beat Feuz che stenta a trovare il ritmo gara dei bei tempi: nono posto a +1″24. Poco meglio di Hemetsberger e Rogentin: +1″27).

La Classifica

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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