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Finali paralimpiche a Cortina: Chiara Mazzel e Fabrizio Casal (guida) vincono il gigante

Finali paralimpiche a Cortina: Chiara Mazzel e Fabrizio Casal (guida) vincono il gigante
Con lo Slalom Gigante di oggi è ufficialmente partita la tappa di Cortina d’Ampezzo delle Finali di Coppa del Mondo di sci alpino paralimpico (dedicata alle discipline tecniche) organizzata dalla Fondazione Cortina in collaborazione con la FISIP. Dopo l’annullamento dello speciale di ieri per maltempo, oggi l’Olympia delle Tofane, tirata a lucido, ha visto competere 75 di atleti provenienti da 25 paesi.

L’Italia ha celebrato subito il largo successo di Chiara Mazzel nella categoria Vision Impaired donne, con il tempo di 1:59.00, davanti alla britannica Menna Fitzpatrick (+ 4.14) e alla coreana Sara Choi (+ 7.65). Le uscite nella prima manche delle austriache Veronika Aigner, leader di Coppa generale e di Specialità, ed Elina Stary hanno senz’altro agevolato l’azzurra della FISIP.

Questi grossolani errori delle avversarie non tolgono nulla alla portacolori dell’Asd Sportabili che, guidata perfettamente da Fabrizio Casal, ha disputato una gara di rilievo assoluto. Un successo che la rimette in corsa per il podio nella Coppa di specialità. Domani l’italiana, nell’ultimo Gigante della stagione, potrebbe agganciarlo in extremis.

Sono ovviamente soddisfatta, anche se nella prima manche ho commesso qualche sbavatura. E soprattutto – ha riconosciuto l’atleta trentina dopo il traguardo – ho potuto approfittare dell’uscita delle avversarie più forti. Nella seconda manche ho gestito il vantaggio che avevo accumulato nella prima discesa. Alla gara di domani arrivo molto gasata, anche se non potrò vincere la Coppa di specialità: per la frattura al pollice riportata in autunno ho dovuto saltare diverse gare in avvio di stagione e ciò ha compromesso la mia classifica”.

Ai piedi del podio della categoria Standing maschile si è fermato con tanto rammarico Federico Pelizzari che aveva disputato una prima manche da favola. L’atleta, tesserato per il Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa (GSPD), era terzo a soli 6 centesimi dal canadese Alexis Guimond e a 4 dallo svizzero Theo Gmuer, ma nella seconda discesa ha commesso qualche sbavatura che gli ha fatto perdere una posizione.

Ha timbrato il crono di 1:52.87, a 2.81 dal vincitore Guimond (1’50”06). Secondo Theo Gmuer in 1’51”36, mentre terzo si è classificato il francese Arthur Bauchet (1’52”14) che dopo una bruttissima prima manche ha recuperato sei posizioni nella seconda con il miglior tempo parziale. “Ho sciato davvero bene, non posso rimproverarmi nulla – ha commentato il lecchese con evidente rammarico – ma purtroppo non è bastato”. Nella stessa gara Davide Bendotti ha conquistato la tredicesima piazza.

Grande delusione, invece, per gli attesissimi Giacomo Bertagnolli (Vision Impaired) e il padrone di casa Renè De Silvestro. Il primo, partito con il pettorale da leader di specialità, è stato squalificato nella prima manche perché fra lui e la sua guida Andrea Ravelli ci sono state in avvio più di due porte di distanza, cosa vietata dal regolamento.

Lo sciatore delle Fiamme Gialle è andato in rotazione dopo essere rimasto impigliato con il parabraccio nella seconda porta e ha perso il contatto con la guida nelle porte 5, 6 e 7. Avrebbe potuto mettere in tasca già oggi la Coppa di specialità, se fosse arrivato, perché l’altro leader ex aequo, il francese Hyacinthe Deleplace, era caduto prima che lui partisse. Una chance gigantesca non sfruttata: domani i due sfidanti si giocheranno tutto nel Gigante decisivo.

Tra i Sitting il cadorino è incappato, dopo poche porte, nella rottura di uno dei due stabilizzatori. De Silvestro si è dovuto così fermare in pista per una ventina di secondi e quando è ripartito cercando comunque di arrivare, è caduto a metà del tracciato. La gara è stata vinta dal norvegese Jesper Pedersen in 1’49”63, davanti agli olandesi Jeroen Kampschreur (1’50”46)

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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