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GS GARMISCH: Professor Hirscher

Si può immaginare che Hirscher possa dare in una manche 2"84 al campione del mondo Ted Ligety? Decisamente impensabile, eppure è accaduto questa mattina sulla neve fradicia di Garmisch, in un tracciato atipico, con porte ravvicinate, angolate e molto lento (1"23"28, quindi una quindicina in più rispetto la normalità). Marcel Hirscher è stato l’unico a interpretare con la lena di sempre il disegno maldestro di un percorso posizionato sulla pista della discesa, antitesi dello spettacolo. Marcel Ha saputo sfruttare ugualmente al meglio le geometrie degli sci che fanno a pugni con le distanze di oggi. E questa sembra l’unica spiegazione possibile, al di là del fatto ch stiamo parlando di un fenomeno. 
Ora, proviamo a togliere Hirscher dalla classifica: sarebbe al comando Benjamin Raich (ha tracciato il fratello), l’unico a stare sotto i due secondi anche se di poco: 1"99, poi Pinturault a 16/100 dal 37enne austriaco, 19 da Dopfer e 21 da Neureuther. Più alto il disavanzo per Olsson, sesto a 76/100 da Benni (2"75 da Hirscher) mentre sono 79 i centesimi di ritardo accumulati da Roberto Nani, che in realtà è stato il migliore di tutti, Hirscher a parte, fino alla zina pianeggiante in fondo al muro. E’ spofondato in una buca e si è portato dietro una certa lentezza per altre 5/6 porte. Alle spalle del livignasco c’è Ted Ligety a 2"84 da Hirscher, quindi a 85 centesimi dalla piazza d’onore. Sarebbe l’unica soddisfazione per mitigare una batosta difficile da dimenticare, anche se le manche sono due e bisogna concluderle entrambe. 
La seconda manche potrebbe essere molto diversa sia nel disegno che nel terreno, poiché la pioggia copiosa costringerà gli organizzatori a cospargere la neve di solfato che genera sensazioni molto diverse agli atleti. 
Ci sarà Florian Eisath che al di là della neve, del tracciato e delle buche non è mai riuscito ad entrare in gara e i 4"50 di ritardo ne sono la prova. Meglio di lui Davide Simoncelli, 17esimo a 3"75, ma è comunque poca cosa. C’è da dire che la neve si è spaccata dopo i primi 10 atleti e un secondo almeno è da atibuire a questo, discroso naturalmente valido per tutti, anche se è stato il migliore tra i partenti col numero dal 20 in poi. Non ha tagliato il traguardo Giovanni Borsotti che non stava andando così male: 1"41 il ritardo a metà gara, ma poi è scivolato via per un’inclinazione eccessiva. Manfred Moelgg al traguardo ha dato un’occhiata al tabellone dei tempi e dopo aver verificato che il suo ritardo era di +5"15 ha escalamato: "Ma siete matti!". Leggermente meglio du lui Max Blardone, ma anche superMax, oggi ci ha lasciato le penne con un ritardo di 4"79, appena peggio di Eisath. E’ riuscito comunque a rimanere dentro i trenta per partire nella seconda manche cui farà parte anche Andrea Ballerin, bravissimo a classificarsi 27esimo alle spalle di Eisath a +4"53 pur partendo col 53 di pettorale. Fuori invece Tonetti e Casse
Seconda manche alle 13:30. Hirscher verso la trentesima vittoria in carriera che sarebbe la 14esima in gigante.

Ranking

RANK BIB NAME NAT TIME DIFF
1 4 HIRSCHER Marcel

 

AUT

1:23.28  
2 3 RAICH Benjamin

 

AUT

1:25.27 +1.99
3 5 PINTURAULT Alexis

 

FRA

1:25.43 +2.15
4 2 DOPFER Fritz

 

GER

1:25.46 +2.18
5 1 NEUREUTHER Felix

 

GER

1:25.48 +2.20
6 11 OLSSON Matts

 

SWE

1:26.03 +2.75
7 12 NANI Roberto

 

ITA

1:26.06 +2.78
8 6 LIGETY Ted

 

USA

1:26.12 +2.84
9 10 JANKA Carlo

 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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