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GS Killington: Bassino e Brignone da urlo

Marta Bassino e Federica Brignone da urlo conquistano Killington. Una doppietta indimenticabile. Marta raggiunge la sua prima vittoria in Coppa del Mondo e Fede tira un sospiro di sollievo perché a Sölden c’era rimasta un po male

Federica Brignone urla vittoria anche se è seconda nello slalom gigante di Killington, al termine di una manche mostruosa. Ma Marta non è stata da meno portando a termine una discesa intelligente, da grande! E non era per niente facile, anche perché tutte le top non erano riuscite a brillare.

Se questa è la nuova Bassino allora ci sarà davvero da divertirsi quest’anno. Perché con Marta e una Fede così possiamo comodamente ritenere che saranno sempre protagoniste.

La vittoria di Marta è strameritata perché non solo ha tirato con freddezza, ma quando si è trovata dinnanzi a qualche piccola sbavatura, non ha perso la testa, ma ha mantenuto la linea migliore per fare velocità. Che è quello che conta. E la stessa cosa ha fatto nella prima manche, vinta con la stessa testa, con la stessa tecnica e tattica.

Federica Brignone ha tirato fuori una manche davvero incredibile (miglior tempo di manche). Tra le migliori della carriera, non ci sono dubbi. Peccato non abbia sciato allo stesso modo anche nella prima, ma certi capolavori non possono concretizzarsi sempre.

Anche un tipo tosto come Mikaela Shiffrin, che non ha sciato per niente male, si è dovuta arrendere finendo terza, alle spalle dell’Azzurra per 3 centesimi quando ne aveva 21 da difendere. Non ha potuto fare nulla nemmeno la francese Tessa Worley che di vantaggio su Fede aveva 3 decimi. Niente da fare, dietro anche a Shiffrin forse per colpa di un braccio che ha agganciato una porta.

E’ finita alle spalle anche dell’elvetica Michelle Gisin, sorpresa di giornata, a soli 2 centesimi da Shiffrin. Tutte lì, già, gara show! Ci ha provato anche Petra Vlhova ma si è ritrovata al sesto posto dopo una prova così e così. Magoni le spiegherà bene perché.

Un’altra bella notizia porta la firma di Sofia Goggia. Pettorale 54, non dimentichiamolo qualificata col 15esimo miglior tempo e poi la seconda: si è agganciata a una porta nel primo tratto, poi sul muro ha costruito qualcosa di eccezionale, ma quando poi il pendio si è fatto più dolce non è stata impeccabile perdendo decimi preziosi.

Questione di tattica non tecnica, ma va bene così. Il suo primo obiettivo e togliersi di dosso quel pettorale così alto. E possiamo dire che la direzione è quella giusta. Grazie a quelle sciabolate tirate sul ripido ha guadagnato 4 posizioni concludendo all’undicesimo posto. Forse insperato ma ampiamente guadagnato

E’ stato un gran peccato vedere Francesca Marsaglia perdere così tanto nell’ultima parte di gara. Non ha commesso errori, ma si è spenta. 26esima.

Errore irrimediabile invece quello commesso da Laura Pirovano all’ingresso del muro, il che l’ha costretta a tagliare il traguardo con un ritardo molto alto.

Bene la qualifica, magari non sfruttata al massimo, però ricordiamo che Laura ha subito già molti infortuni e vederla tra le top trenta a inizio stagione è davvero confortante.

Tanto di cappello a Wendy Holdener che ha tirato fuori anche qui una seconda manche notevole anche se macchiata da un erroraccio che le ha fatto perdere qualche decimo. Ha tirato giù il piede e si è guadagnata un posto tra le migliori

Si è in parte riscattata la giovane slovena Meta Hrovat campionessa mondiale Juniores in carica sdi slalom, out a Sölden, out a Levi. Qui  è riuscita a entrare nelle top ten.

Complimenti, infine, alla britannica Alex Tilley, autrice di una manche d’autore. Ha recuperato ben 13 posizioni passando dalla trentesima alla 9 posizione, suo miglior risultato in carriera.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).