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La combinata alpina di Crans si fa in quattro

Giochiamo un po’ , la combinata alpina di Crans si fa in quattro. Perché tante sembrano le atlete in grado di contendersi la vittoria o quanto meno il podio. Si parte alle 10:30 quando scatterà il primo atto della gara, ovvero il superG cui seguirà, alle 13:30 la manche di slalom.

Per l’occasione si sono iscritte soltanto 37 atlete, una delle più scarse, ma 4 atlete in più dell’anno scorso! Federica Brignone sarà la prima Azzurra a partire indossando il pettorale numero 5, poi Marta Bassino con il 9, Elena Curtoni col 10, Nicol Delago 14, Nadia Delago 24 e Laura Pirovano 32.

Non sono molte le atlete che se la giocano più o meno sullo stesso livello. Federica e Marta sicuramente, poi Petra Vlhova e Wendy Holdener. Poco altro. La slovacca ha indubbiamente maggiori chance se la leggiamo dal punto di vista tecnico.

Se può esistere una minima differenza in favore di Fede nel superG (ma nella prima discesa è stata più veloce Petra), nello slalom non c’è storia. Negli anni passati Petra non era presente al cancelletto, come Shiffrin.

L’unica seria contendente era Wendy Holdener che però nel superG non fu così efficace. Poi Federica portò a termine una manche di slalom favolosa.

E con l’ottavo miglior tempo, partendo per trentesima, riuscì a precedere la canadese Roni Remme e la stessa Wendy, che realizzò solo il migliore quarto tempo tra i rapid gates. In pista c’wera anche Bassino. Ma la Marta di quest’anno è molto diversa da quella del 2019.

È diventata velocista anche lei e in un format come il superG è tra le candidate alla vittoria. Perché lo slalom, seppur tracciato in maniera semplice e più corto dei solito, è sempre ad alto rischio.

Prima di questa c’è stata solo un’altra combinata, quella di Altenmarkt vinta da Federica davanti a Holdener, ma non c’era Vlhova e ovviamente nemmeno Shiffrin.

Sarà dunque anche una gara di nervi o se si preferisce, di testa.
Qui l’ordine di partenza

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).