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Lake Louise: Ester Ledecka, come alle Olimpiadi!

Davvero incredibile, Ester Ledecka taglia il traguardo di Lake Louise, guarda il tabellone dei tempi e si esibisce nell’esatta identica espressione come alle Olimpiadi! Come a dire: “Chi? Ma come? Ma no dai… Ho vinto proprio io?” Ebbene sì folle di una snowboarder! Una gara incredibile quella dell’atleta della Repubblica Ceka che lascia per la seconda volta in carriera, di stucco le discesiste Regine della discesa.
E non è che abbia vinto per poco, come dire, pochi centesimi, quasi per un colpo di fortuna. Il vantaggio è di 35 centesimi su Corinne Suter. L’elvetica che già pregustava, anche per lei, la prima volta sul gradino più alto del podio. Invece questa gioia spetta ad Ester, che già in prova aveva lanciato messaggi di amore verso la vittoria.

Ma così non se lo aspettava proprio nessuno. Grandiosa su tutta la pista, con un senso della linea naturale e istintivo. Tutta votata a ricercare solo una cosa: al diavolo le linee, quello che conta è solo la massima velocità! Un’artista inimitabile sotto questo punto di vista.

Nella prima discesa di stagione, Lake Louise, Sofia Goggia , invece, si presenta col sesto posto. Sotto una fitta nevicata che ha obbligato la giuria a rinviare più volte la partenza, abbassata di 7 curve, l’Azzurra sorride a denti stretti perché quel presentat’arm nel finale le ha negato quasi certamente la vittoria, o almeno il podio, che invece dista 24 centesimi. Quel terzo gradino del podio che invece ha conquistato Stephanie Venier che già pregustava il secondo successo in carriera (la prima a Garmisch l’anno scorso).

Una vittoria mancata per Sofia – dicevamo –  perché il ritardo è di appena 69 centesimi, ma prima di quell’errore ne perdeva di meno. E mancava il tratto a lei favorito, il piano dove lei è geniale a far velocità. Ma anche in quest’ultima fase della pista non è stata così perfetta come Ester Ledecka che non sta più nella pelle! Ha invece guadagnato il tempo perso nel tratto centrale, Nicol Delago, e alla fine il conto da pagare è di 94 centesimi.

Ma è un’ottima notizia, perché l’Azzurra è lì con tutte le migliori e non ci sono dubbi, ci farà divertire ed esultare per tutta la stagione. Si lecca le ferite l’austriaca, detentrice della Coppa di specialità, Corinne Schmidhofer, relegata alla settima posizione, battuta anche da Nina Ortlieb quarta a +66 dalla vittoria, appena davanti a Rebensburg, quinta davanti a Sofi. .

Troppo poco per la numero uno che in prova era andata come un siluro, Non come Kajsa Lie Vckhoff , due medaglie d’oro ai Mondiali Junior, che però non rende in gara come in prova (entrambe vinte). Solo undicesima (migliore performance in Coppa) ma è una classe ’98 e ha bisogno di tempo per capire che può diventare una numero uno.

Per quanto riguarda le altre Azzurre, peccato per Francesca Marsaglia che fino al tratto finale era in linea con le top ten. Poi sul piano non ha saputo fare velocità. Con la scorrevolezza pura non ha un gran bel feeling, ma certo non ha fatto il massimo per affacciarsi sul piano con la migliore velocità. Due secondi e 35 il ritardo. Meglio di Franci Elena Curtoni, anche lei bravissima fino al minuto e dieci dove perdeva appena 3 centesimi dalla Ledecka. Poi è franata nella parte conclusiva fino a concludere con un ritardo superiore al secondo e mezzo.
Fuori dalle trenta Nadia Delago che non si è trovata nelle migliori condizioni per iniziare la sua prima stagione in Coppa.
Domani si replica. Necicherà, ma forse un po’ meno di oggi, anche se la pista non ha patito.


About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).