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Levi Sl: Kristoffersen irresistibile e Vinatzer si avvicina!

Levi SL: Il norvegese Henrik Kristoffersen non sbaglia e si dimostra irresistibile e dal nostro Alex Vinatzer arriva una splendida notizia: si avvicina ai top player! Incredibile il recupero del norvegese che forse nessuno si aspettava.  E’ stata una bellissima gara, con un Clement Noel andato improvvisamente in tilt: su uno scollinamento si è perso, perdendo linea. Secondo a 9 centesimi, praticamente un regalo! Ha voluto tagliare troppo ma è chiaro che non si ricordava più dove andava il tracciato. Peccato di gioventù.

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Terzo gradino del podio per l’elvetico Daniel Yule, già bravo nella prima manche. Sul muro, un poco sotto al palo, ma più di così, in condizioni di visibilità davvero proibitive per via di una fitta nevicata, non si poteva fare tanto di più (migliore di Kristoffersen come tempo di manche).

Non ha tenuto invece Ramon Zenhaeusern che su questa pista e questo tracciato non facili ma nemmeno irresistibili, si è trovato davvero bene più nella prima che nella seconda, anche se nell’ultimo tratto è riuscito a recuperato da una zona mediana mal interpretata. Quarto posto comunque di valore, ottenuto appena davanti allo svedese Andre Myhrer, quinto

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Podio sfuggito anche all’inglese Dave Ryding che, come spesso è capitato in passato, ha portato a casa una prima manche da favola (secondo) per poi tirarsi indietro nella seconda. Partito bene, ha poi voluto stare troppo stretto sul ripido ed è saltato.

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Anche Manfred Moelgg non è riuscito a ripetere la sua stupenda prima discesa (sesto), ma comunque ha dimostrato ampiamente di poter dire ancora la sua. È pur sempre il miglior Azzurro in slalom ma ora sappiamo che se le condizioni del tempo sono pessime, lui perde molto rispetto agli altri. Ha concluso in decima posizione.

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Ma in Casa Italia c’è una notizia migliore: Alex Vinatzer, 13esimo a metà gara affrontata col pettorale 26, ha combattuto nella seconda senza paturnie. Si è mangiato i pali con molta intelligenza tattica e tecnica. Non è ancora un grandissimo, ma si sta avvicinando.

Non certo per l’età, perché a 20 anni si è ancora dei pischelli. Sugli sci però è maturo e pronto per affondare il colpo in quella che potrebbe suonare come la stagione del lancio nell’Olimpo dei top manager skiers. Dodicesimo al traguardo, diciamo che ha ottenuto più di quanto tutti si potevano attendere. Da dire che, sotto una folle nevicata, la seconda parte del tracciato si è rovinato molto. Rispetto ai primi partiti la differenza in questo senso, è stata netta.

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Poteva mollare un po’ di più ma alla fine, prendere 11 centesimi da un boss come Michael Matt è tanta roba. Ha concluso in 12esima posizione,  sua migliore prestazione di sempre.

Ricordiamo che nella prima manche non si sono qualificati gli altri Azzurri presenti in gara. E’ andata così: Tonetti e Razzoli 32° + 2”33;  Sala 35 +2”47, Maurberger 49 +3”39, Bacher +3”49 52. Out  Liberatore e Gross

GLI AUSTRIACI
Christian Hirschbuhel:
dopo una prima manche per lui strepitosa, è tornato nei suoi ranghi nella seconda con una manche poco efficace. Settimo e migliore dei suoi.
Michael Matt,
malino nella prima manche ha confermato anche nella seconda che è molto lontano dalla sua migliore forma. Undicesimo.
Marc Digruber
, quindicesimo a metà gara, non ha saputo creare velocità e sul ripido si è intraversato troppe volte. Retrocesso! (20esimo)
Manuel Feller, dopo aver combinato troppi pasticci nella prima manche (16esimo), ha commesso un erroraccio nella seconda che ha pagato a caro prezzo. Classifica anonima per uno come lui (15esimo)

Marco Schwarz, dal quale ci si aspetta una stagione all’altezza della sua bandiera, ha fallito in questo primo slalom. Male nella prima manche, malissimo nella seconda. A sua discolpa, il recupero da un infortunio (crociato a fine stagione). Ha sicuramente bisogno ancora di un bel po’ di tempo (25esimo).
Jahannes Strolz, infine, è invece uscito

LE MENZIONI
Meritano una menzione due atleti: lo svedese Kristofer Jakobsen, classe ’94, pettorale 51,  classificatosi al sesto posto (miglior tempo di manche) e il tedesco Linus Strasser che, partito col 46, ha tirato fuori anche nella seconda, una manche splendida, concludendo in ottava posizione, recuperando bcosì en 15 posizioni (come lo svedese).

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).