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Matteo Canins va come una spia anche in Slalom, a Solda vince Fis e Gpi

Matteo Canins va come una spia anche in Slalom, a Solda vince Fis e Gpi.
Come si sul dire, una due giorni “stratop” per Matteo Canins, che dopo il secondo posto di ieri nel gigante Fis di Solda, e primo posto nel GPI Senior, oggi ha replicato portandosi a casa la vittoria anche nello slalom.

Il 24enne delle Fiamme Gialle, che quest’anno è stato messo fuori squadra, ha avuto la meglio sul compagno di colori  Tobias Kastlunger, squadra Coppa Europa discipline tecniche,  per soli 9 centesimi. Sul terzo gradino del podio il 19enne Stefano Pizzato (+0,78), Fiamme Oro, gioiellino nelle mani di Paolo Deflorian, direttore tecnico delle “squadre C” Fisi.

Appena fuori dai premi, per 19/100 l’atleta dell’Esercito Lorenzo Moschini che forse si sta mangiando un po’ le mani considerando che a metà gara aveva conquistato la leadership, seppur con distacchi limitati: 2/100 da Matteo, 17/100 su Tobias e Stefano, appaiati al terzo posto.

Molto bene anche il poliziotto Matteo Bendotti, di poco davanti ai due atleti delle Fiamme Gialle, Corrado Barbera e a Gianlorenzo Di Paolo che è settimo.

Ancora una buona prova del 2002 trentino Davide Leonardo Seppi (Fiamme Gialle), ottavo per un solo un centesimo su Riccardo Allegrini (Carabinieri), mentre chiude la top ten il badiota Manuel Ploner (Fiamme Gialle), che ieri era arrivato terzo in gigante. Non male la prestazione dei due 2004 Pietro Giovanni Motterlini (Ski Racing) e Fabio Allasina (Fiamme Gialle, rispettivamente 12°esimo e 14° esimo.

Nella prima manche sono usciti i quotati Riccardo Tonetti e Hans Vaccari.

Una stagione partita alla grande, dunque per Matteo, uscito dallo Schigymnasium di Stams, in Austria, noto liceo sportivo. Mamma Margareth gestisce l’hotel Mountain Residence Lagaciò assieme a Pio, che è anche presidente di Basic Group, azienda che distribuisce Peak performance, Odlo, Ziener e Haglöfs in Italia. È lui che lo ha messo sugli sci.

Matteo aveva solo tre anni e Pio, come spesso fanno i papà, se lo era messo tra le gambe. Ma quella prima discesa sul campetto scuola, non andò benissimo. A fine pendio Pio si accorse che Matteo si era addormentato! Ma mai credere alle apparenze.

Matteo si stava solo concentrando. Fu affidato alla saggezza tecnica di Heidi Schrott, atleta con un discreto passato in Coppa Europa negli anni ’80, che gli ha dato i primi rudimenti tecnici.

Ma quello che gli ha fatto venire la schiena dritta si chiama Manuel Pescollderungg, ex slalomista Azzurro, con sei apparizioni in Coppa del Mondo. Poi nel Ladinia è stato affidato a Massimo Longhi che da tempo segue i Giovani. E pare proprio che sia questo il segreto dello sci club dell’Alta Badia! Fin quando Max Carca se lo è preso in squadra C nel 2019. Ora può ricominciare la sua scalata e speriamo di vederlo presto anche in Coppa Europa!

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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