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Naeba, quell’indimenticabile regalo del 2016!

Naeba fa venire in mente una sola cosa, quell’incredibile regalo del 2016 che Max Blardone fece a se stesso e allo sci Azzurro. Così scrivevamo 4 anni fa. Che meraviglia!

Che storia felice! Ci eravamo accontentati di quella spettacolare prima manche nel gigante dell’Alta Badia come addio, invece Massimiliano Blardone ha voluto consegnarci un regalo di addio ancora più bello.

Nel gigante di  Yuzawa Naeba è tornato sul podio, a distanza di 4 anni dall’ultima volta di Crans Montana quando si impose davanti a Hirscher e Reichelt.

E così, alla bellezza di 37 anni, conquista il terzo posto alle spalle della coppia francese Alexis Pinturault e Matthieu Faivre.

Una classifica decisamente anomala, frutto di una gara corsa in condizioni primaverili, su un tracciato tortuoso dal disegno un po’ antico.

Caratteristiche dove SuperMax si è trovato a meraviglia. Ma crediamo se lo sentisse. Nei giorni scorsi ci aveva trasmesso tramite i social, una sorta di allegria particolarmente accesa. Chi disegna il destino deve averlo visto e premiato.

Pintu ha meritato la vittoria e crediamo l’abbia cercata ad ogni costo, per mitigare la delusione di una stagione dove non è riuscito mai a ruggire se non nella combinata alpina di Kitzbuehel.

51 i centesimi di vantaggio sul compagno di squadra Faivre, anche lui strafelice per aver conquistato il podio per la prima volta in carriera a 24 anni, quindi 13 anni più giovane di Blardone.

Il campione di Domodossola, 37 anni compiuti lo scorso 26 novembre, porta così a 25 podi in carriera a 12 anni dopo il secondo posto di Flachau del gennaio 2004 che apri’ una fantastica storia fatta di 7 successi, 12 secondi e 6 terzi posti e poche settimane dopo essere diventato papà per la seconda volta.

Davero incredibile, SuperMax si è tolto forse la soddisfazione più grande di una carriera che sembrava giunta al crepuscolo e che invece gli ha regalato l’ennesima giornata di gloria, con un rimonta dal nono posto nella prima manche!

Una manche che ha riportato alla memoria il Blardone dominatore sulle piste più importanti al mondo come la Gran Risa della Badia, oppure il Kuonisbaergli di Adelboden.

Dopo questo felice ricordo torniamo a oggi. Il team azzurro presenta in Giappone una squadra di nove atleti: ci saranno Giovanni Borsotti, Luca De Aliprandini, Stefano Gross, Federico Liberatore, Giuliano Razzoli, Tommaso Sala, Daniele Sorio, Riccardo Tonetti ed Hannes Zingerle.

Non è stato convocato Andrea Ballerin che pure era disposto ad accollarsi tutte le spese di viaggio. Senza contare che avrebbe il posto fisso in gigante per regolamento. Non mancheranno le polemiche per questa scelta.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).