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Sofia Goggia e la settima di fila: “Ci ho messo il cuore!”

Sofia Goggia e la settima di fila. “Ci ho messo il cuore!”.
Sofia Goggia: “Una gara diversa dalle altre che sapevo sarebbe stata ostica, perché ci sono 40 secondi di piano, e quando scio sotto i 100 km/h faccio un po’ fatica. Superato quel momento mi sono detta che avrei potuto fare una grande gara.

Non ho sciato forse benissimo, ma ci ho messo un cuore enorme cercando sempre di spingere le curve, e mantenere le consegne che mi avevano dato i miei allenatori in partenza.

Ho vinto la gara per la voglia di portarla giù e per il coraggio. Sapevo che il mio tempo sarebbe bastato per il podio, ma ho aspettato ad esultare fino alla discesa della Puchner. Perché nelle prove è sempre stata molto veloce.

Vedendo anche la Johnson come ha tenuto il mio passo sulle curve mi aveva dato da pensare. Sono contenta, sia per aver contenuto il distacco anche nella parte in cima, sia perché avevo una tensione addosso che ho mascherato a tutti.

Ero convinta di aver poco margine e dovevo dare quel qualcosa in più. La classifica generale? Siamo al 20 dicembre non guardo a queste cose. Sono molto contenta perché è la mia settima vittoria consecutiva e tutto è partito un anno qua, proprio su questa pista.

Penso di essere molto ben tarata, concentrata e abbiamo lavorato benissimo sul set up quest’estate. Sci ottimi, scarponi anche, allenatori che mi danno ottime indicazioni e fisicamente mi sento più solida e prestante.

La mia molla è che il cronometro riparte sempre da zero, perché quelle dietro spingono sempre per batterti e bisogna sempre dare qualcosa di più”.

Elena Curtoni: “Sono abbastanza lontana da Sofia, ho fatto qualche errore di troppo. Ho sbagliato all’ingresso del bosco e dopo nelle tre singole, non sono riuscita a spingere e a prender velocità come volevo, perdendo un po’ di tempo. La sciata sta arrivando anche in discesa, devo star tranquilla, unire i pezzettini, perché so che ci sono e arriverà il meglio. Domani c’è il superg, la pista è bellissima e c’è solo da sciare al massimo che si può”

Nadia Delago:E’ stata una bella gara, con un tempo ed una pista fantastica. Mi dispiace un po’ per quei due centesimi, però alla fine son contenta di come ho sciato. Ho sbagliato un po’ la Salomon, finendo leggermente lunga, però dopo penso di aver sciato abbastanza bene”.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).