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Sofia Goggia, pericolo scongiurato

Tiriamo un grosso sospiro di sollievo ed esultiamo, per Sofia Goggia il pericolo è scongiurato. L’Azzurra si è sottoposta a risonanza magnetica e radiografia alla gamba e alla caviglia destra, presso l’ospedale di Bansko e gli esami hanno rilevato soltanto una contusione, detta comunemente “gran botta”.

È comunque deciso che domattina Sofia non scenderà in pista per la seconda discesa del programma. Per il superG di domenica, invece, si deciderà domani. Comunque sia meglio non forzare su una pista così indiavolata, dove le sollecitazioni sono tremende. E dove la visibilità è quella che è, sopratutto per chi parte con i primi numeri, come è toccato oggi alla bergamasca.

Sofia, nella discesa odierna, era caduta nella parte centrale a causa di un’insaccata che l’ha fatta proiettare in un pericolosissimo volo, dove si è girata su se stessa in aria. È scoppiato anche l’airbag. Poi una lunghissima scivolata su quel ripidone, fino a fermarsi contro le reti.

La botta è stata notevole anche perché il manto nevoso della pista Marc Girardelli è dura come un sasso, soprattutto a quell’ora quando il sole rimane ancora nascosto dalla montagna.
Anche per questo la giuria ha deciso di posticipare la partenza della discesa di domani di 30 minuti. Non più alle 9.45 come questa mattina, ma alle 10:15. Dovrebbe così esserci la medesima luce, più o meno per più atlete.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).