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A Napoli nasce lo Sci Club BBC Team asd di Andrea Barulli

A Napoli nasce lo Sci Club BBC Team asd di Andrea Barulli
Baru Best Coach, questo è il significato di BBC che da sempre accompagna Andrea Barulli, allenatore di III livello, tra i più noti dell’area partenopea. Ebbene, Andrea ha deciso di dare vita al suo progetto con uno sci club di pura impronta race. Lascia così, dopo diversi anni, la società 3Punto3 diretta dal fratello Antonio. Nessun disguido famigliare, sia inteso. Anzi, probabilmente si tratta di un’ottimizzazione tecnico organizzativa che sicuramente restituirà ancora più qualità e organizzazione agli stessi ragazzi.

Andrea, si può dire finalmente uno sci club tutto tuo?
In effetti devo ancora realizzare bene e la cosa crea un certo effetto. Però questo progetto non nasce per soddisfare una volontà strettamente personale. Nessuna avidità sportiva o di business. Il nostro bacino, quello della nostra area, bene o male lo conosciamo ed è consolidato.

Dunque cosa ti ha mosso?
La volontà di creare una struttura basata al 100 per 100 sull’agonismo. Che quindi non punterà ai numeri ma alla crescita tecnica di coloro che hanno la ferma intenzione di dedicarsi allo sci agonistico.

Quindi niente bimbetti o al contrario, Master?
Ragazzi, allievi e Giovani, punto! Stiamo parlando di una struttura piccola, snella ma proprio per questo funzionale. E diciamolo, anche un po’ azzardata perché significa creare un lavoro quasi personalizzato per ogni ragazzo.

Di quanti atleti parliamo?
Guarda, attualmente sono poco più di una ventina. Se a fine percorso arriveremo a 50 tessere sarà tanto. Tra Napoli e Roccaraso ci sono diverse società che di dedicano all’avviamento all’agonismo o anche al semplice avvicinamento. E questo è un piccolo ma vero patrimonio di promozione per il nostro sport. Quello che vuole fare il BBC Team è un’altra cosa. Mettere a disposizione degli atleti più talentuosi una struttura che ha la possibilità di seguirli con maggiore dedizione.

Chi è con te?
Due allenatori cui tengo moltissimo Dante D’Altorio ed Enrico Colantoni. Sulla neve siamo in tre, ma siamo interscambiabili, nel senso che non ci sarà chi segue solo i Ragazzi, gli Allievi o i Giovani. Creiamo programmi personalizzati e in base alle varie occasioni ci sarà per ognuno di loro l’allenatore che meglio si adatta a quella situazione.

Da sinistra, Dante D’Altorio , Alice Caronti, Gigio Attanasio, Asia Caronti, Alessandro Napolitano e Andea Barulli

Per la preparazione atletica?
C’è Simone Lo Bianco, professionista vicino anche allo staff di Petra Vlhova. Lo aspetta un lavoro non indifferente, perché alla fin fine siamo uno sci club di città, ma i ragazzi arrivano da diverse zone. Di fatto coordina preparatori atletici che già seguono gli atleti localmente. Da Roma a L’Aquila da Cosenza a Roccaraso. Ogni 20 giorni abbiamo programmato test atletici e …

Pronti via, stage sulla neve?
Abbiamo preso un intero chalet a Les Deux Alpes e dal 19 giugno a fino al 30 luglio non ci muoveremo da lì. Per gli atleti una pausa di 7/8 giorni, poi tanto lavoro. È previsto anche uno stage di puro atletismo di dieci giorni a Roccaraso. Ritorneremo poi sulla neve a fine agosto a Hintertux

Dimmi la verità, ma tuo fratello Antonio cosa dice?
È contento. Ha ben compreso che la mia non è una fuga, ma solo un’azione atta a offrire ad alcuni atleti un lavoro più dedicato. La collaborazione rimane.

Ma chi sono questi atleti?
Quelli che ho sempre allenato e alcuni di altri sci club che però non cambieranno società nell’imminente. Ti faccio un esempio, Luigi Attanasio è iscritto al Settecolli di Cosenza ma lo seguo da sempre e non sarà iscritto al BBC. Non è questa l’ambizione, ma, ripeto, mettere lui e gli altri nelle migliori condizioni possibili per costruire la sua carriera agonistica.

Mettere in piedi uno sci club presuppone però investimenti di un certo tipo…
Eh… non me lo ricordare! Abbiamo investito tanto soprattutto perché i ragazzi devono poter sfruttare strutture di massima qualità. Ma questo non è uno sfizio personale per cui tutto ha un senso. Lo sci è tutta la mia vita e ogni centesimo speso è una goccia del mio sudore. Ci credo, ci crederò sempre. Se andrà male, cosa vuoi che ti dica, andrò a pescare!

Ma chi ti butta giù! Piuttosto, fornitori?
Sono uomo Head da sempre per cui Head tutta la vita! Jaam firma le nostre divise mentre Legea l’abbigliamento per la parte atletica. Ci segue anche Bollè che ha un programma giovani molto importante. Poi lasciami un po’ di tempo per crescere!

 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).