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Dallo Sci Club Druscié il modello Lean Thinking e Sport Management di Alberti

C’è un filo invisibile che unisce l’efficienza di una catena di montaggio giapponese all’energia che anima le piste da sci di Cortina. Quel filo si chiama Lean Thinking e, grazie al nuovo libro di Flavio Alberti, viene teso per la prima volta fra il mondo dell’impresa e quello delle associazioni sportive.

Disponibile in libreria e negli store online, Lean Thinking e Sport Management (prefazione di Andrea Furlan) è un volume pionieristico che ha l’ambizione di colmare un vuoto: applicare i principi nati in Toyota – osservazione dei processi, eliminazione degli sprechi, valorizzazione delle risorse – a un settore radicalmente diverso, quello delle realtà sportive dilettantistiche.

Lo sport come laboratorio di efficienza

Il cuore del libro è il caso studio dello Sci Club Druscié Cortina, realtà che Alberti conosce dall’interno come presidente e direttore generale. Attraverso esempi concreti, l’autore dimostra come concetti apparentemente lontani, come Lean Production e Kaizen, possano tradursi in strumenti di crescita per uno sci club: migliore gestione delle risorse, processi più snelli, leadership diffusa, maggiore sostenibilità economica.

Il modello che ne deriva, battezzato Lean Sport Service, è un approccio all’avanguardia, che spinge le associazioni a considerarsi non soltanto luoghi di passione e agonismo, ma vere e proprie organizzazioni da gestire con metodo. È qui che lo sport diventa un banco di prova unico: ogni giovane atleta è una risorsa da far crescere, ogni evento è un processo da ottimizzare, ogni scelta organizzativa è un’opportunità per generare valore.

Oltre il risultato: valori e sostenibilità

L’obiettivo di questo libro è far crescere le organizzazioni sportive, migliorandone l’efficienza operativa, la qualità del servizio e la sostenibilità economica”, spiega Alberti. Un progetto che non si limita ai conti economici, ma guarda alla capacità delle società di offrire esperienze migliori ai propri atleti, alle famiglie e ai territori.

In questo senso, Lean Thinking e Sport Management è anche un manifesto culturale: la gestione non come burocrazia, ma come strumento per liberare energie, dare continuità alla passione sportiva e creare comunità più forti.

Druscié Cortina: l’eccellenza di un modello

I risultati dello Sci Club Druscié parlano da soli. Sotto la guida di Alberti, il club è diventato un punto di riferimento nazionale, tra i leader delle classifiche per l’attività giovanile e fucina di talenti che hanno raggiunto la Nazionale. Stefano Baruffaldi ha conquistato punti in Coppa del Mondo da tesserato di un club civile, impresa rarissima.

Nel paralimpico, Renè De Silvestro è diventato campione del mondo e vice campione olimpico. E ancora: Dominik Zuegg, protagonista nello skicross, porta i colori del Druscié verso i Giochi Olimpici.

Questi traguardi agonistici, per quanto straordinari, sono soltanto la punta di un iceberg più grande: un’organizzazione capace di coniugare risultati, crescita associativa e una visione educativa che mette al centro l’atleta come persona. Inclusione, responsabilità, sviluppo integrale: sono le parole chiave di una leadership che si ispira ai principi Lean.

Un libro che segna una svolta

Con il suo lavoro, Alberti non consegna soltanto un manuale tecnico, ma un invito a ripensare il modo di vivere lo sport. Lean Thinking e Sport Management è un’opera che unisce cultura manageriale e valori sportivi, offrendo alle associazioni un modello replicabile, adattabile e innovativo.

È un libro che insegna a guardare allo sport con occhi diversi: non soltanto come spettacolo o risultato, ma come ecosistema che ha bisogno di metodo, visione e cura.

Se il mondo dell’impresa ha trovato nel pensiero Lean una rivoluzione silenziosa e duratura, lo sport può oggi raccogliere la stessa sfida. Flavio Alberti mostra che la passione non è in contrasto con l’efficienza: anzi, diventa più forte se sostenuta da organizzazioni solide, capaci di crescere e di crescere bene.

E allora, fra le pagine di questo volume, si intravede un messaggio che va oltre Cortina e oltre il Druscié: lo sport del domani non si costruisce soltanto sulle piste o nei palazzetti, ma anche nelle scelte di chi sa guidarlo con metodo, responsabilità e coraggio.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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