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Dominik Paris inizia a scaldarsi, Cochran-Siegle preferisce scatenarsi!

Il nostro Dominik Paris inizia a scaldarsi sulla Stelvio dove l’americano Ryan Cochran-Siegle preferisce scatenarsi! Davanti a Domme anche gli austriaci Vincent Kriechmayr che ha chiuso a 3 decimi dallo statunitense e poco dietro Matthias Mayer, quarto assieme al francese Brice Roger, partito col 44.

Domme prende 1″20, ma l’Azzurro ha tirato dove voleva prendere le misure, rimanendo abbastanza in linea con il vertice. Poi si sa che si tira su al traguardo, dove invece Cochran è rimasto giù spianato, come il francese  Matthieu Bailet, 14 centesimi più veloce di Dominik.

Bene anche Christof Innerhofer che ha chiuso la prova a 1″80 da Ryan, alle spalle anche di Mauro Caviezel e di Aleksander Aamodt Kilde.

Ecco Domme dopo la sua prova: “Oggi sbatteva di più, quindi il terreno si è indurito. Ho provato a trovare un po’ più di fiducia e a mollare. Tornare qui dove ha vinto tanto in condizioni non perfette, non è bellissimo, ma ripeto, sto trovando fiducia“.

Innerhofer: “Sono contento perché fisicamente sto meglio rispetto alle ultime due settimane. Ieri abbiamo fatto un po’ tutti una ricognizione veloce, oggi ho cercato di spingere di più, specie nel primo tratto. Nel tratto conclusivo mi sono risparmiato. Avevo ancora qualche dubbio nell’atteggiamento più aggressivo, invece oggi ho visto che non è male. La gara sarà molto diversa con la neve che verrà, ma a me gareggiare quando nevica non dà particolare fastidio. In questi giorni per me era importante capire dove sono i miei limiti. Guardando i parziali, su in cima nelle curve sono tra i più veloci, quindi questo mi dà quella fiducia di cui ho bisogno“.

Emanuele Buzzi si è fermato per bandiera gialla. Poi è ripartito ma ovviamente il suo tempo non fa storia. nelle curve in cima ha fatto registrare ottimi parziali.

Emanuele Buzzi fermato in pista durante la sua prova. Qui con Marlus Waldner

Matteo Marsaglia ha concluso a oltre 4 secondi ma negli ultimi 100 metri si è completamente rialzato. Sugli stessi tempi anche Davide Cazzaniga (oltre 4 secondi) Riccardo Tonetti non ha preso il via. Non male Pietro Zazzi (+1″93) e Florian Schieder (+2″12), che crescono di giorno in giorno. Pietro è nato proprio su questa pista. Chissà che…

Più o meno sui tempi del carabiniere di Gais anche Beat Feuz, che rimane uno dei favoriti per la gara di dopodomani. Ricordiamo, infatti, che il programma è stato cambiato.

Domani 28 dicembre si procederà col superG, mentre la discesa è fissata per il 29. Poi però bisognerà vedere quanta neve scenderà dal cielo. Ne è prevista tanta.

Il fondo è perfetto, non marmoreo com’è stato in altre occasioni, ma dovrebbe presentarsi in ottime condizioni se la squadra di Omar e Tino di Cancro Primo Aiuto riusciranno a levare quella che cadrà. Il 30 è indicato, comunque, come eventuale giorno di recupero.

Da segnalare la buona prestazione anche di Marco Odermatt, Max Franz e del tedesco Andreas Sander, tre atleti da tenere sott’occhio.

Kjetil Jansrud come si sa, non disputerà la discesa ma solo il superG di domani. Dominik Paris inizia a

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).