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È mancato Finn Christian Jagge. Il dolore di Alberto Tomba

La notizia è il classico fulmine a ciel sereno ma bisogna prenderne atto, oggi è mancato il norvegese Finn Christian Jagge. E il dolore di Alberto Tomba è davvero straziante. Lo abbiamo raggiunto al telefono per un suo ricordo, ma è riuscito a parlare a stento, mentre ci inviava alcune immagine che conservava sullo smartphone.
Ero uscito per una corsa quando mi è arrivata sul telefonino una notifica con questa orribile notizia. È davvero terribile. Abbiamo iniziato assieme, siamo dello stesso anno, lui qualche mese più vecchio. Me lo ricordo nelle gare giovanili e abbiamo davvero fatto lo stesso percorso. Sempre insieme, in partenza e all’arrivo.

Quante gare, quante sfide! Ci siamo ritrovati anche sul podio e abbiamo smesso più o meno nello stesso periodo. Ora non ricordo bene ma non riesco a mettere a fuoco. Andarsene così, all’improvviso per una malattia fulminante. Ma cos’è che ti porta via così?

Il norvegese, sette vittorie di coppa del mondo, l’ultima a Madonna di Campiglio nel ’99, una medaglia d’oro nello slalom olimpico di Albertville 92… “Me lo ricordo eccome quel giorno. Ma sono tantissime le immagini che mi passano davanti. Come quando mi portò in trionfo assieme al compagno di squadra Buraas alle finali di Crans Montana del 1998, l’ultima gara e vittoria della mia carriera.

Era un ragazzo buono, sempre allegro, un compagno di viaggio ideale. Chiamerò sicuramente sua moglie attendendo il tempo necessario, perché immagino quanto dolore stia provando in questo momento.

Il telefono di Alberto inizia a diventare di fuoco. “Adesso scusa, ma mi stanno chiamando dalla Norvegia. Non so nemmeno se riesco a rispondere. Povero Christian, ho dentro un dispiacere enorme. Non riesco più a parlare, scusami… è mancato Finn Christian Jagge

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).