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È mancato Giancarlo Mangili, co-fondatore dello sci Club Goggi

È mancato Giancarlo Mangili, co-fondatore dello sci club Goggi. La società bergamasca, presieduta da Gherardo Noris, piange la sua pietra d’angolo su cui ancora oggi viviamo. E che ha saputo lanciare in maniera incomparabile e ineguagliabile lo sci nella bergamasca e in tutta Italia.

Non a caso era soprannominato “Il Giancarlo nazionale”. Colui che ha portato tutti i Campioni più blasonati del tempo o a sfilare sul palco del Seminario o nello sci club come attori protagonisti.

Non c’è personaggio dello sci ma dello sport in generale che non sia transitato da lui in negozio –  racconta Antonio NorisUna mente limpida, veloce, in anticipo su ogni altr”a.

Percassi ne intuì la grandezza e fece in modo di sviluppare 24 gran Negozi Goggi prima di fare l’operazione più grande della storia con la vendita a Cisalfa.

Stiamo tornando ai tempi di Clementina detta Cleme Goggi, coniugata con l’ing. Mino Bartoli, Lei fino alla morte Presidente Onorario dello sci club, mancata due anni fa a 95 anni, la maggiore di 4 sorelle figlie del fondatore Mario Goggi.

Cleme fondò la prima Associazione bergamasca Donne commercianti, un’altra persona fantastica. Giancarlo da quando ebbe 9 anni cominciò a fare il garzone che faceva consegne in tutta Lombardia.

Non c’era una via che non conoscesse di tutti gli abitati, pianure e valli comprese, poi nel tempo si fece strada fino a diventare socio della Goggi Sport azienda di articoli sportivi. Che poi divenne il faro dell’articolo in tutta Italia, insieme a Milanesio a Torino.

Nei tempi successivi arrivarono poi Tacconi Sport, Longoni Sport ecc . Contribuì inoltre, in maniera determinante, alla nascita del Pool.

Ebbe alla sua corte oltre Gustav Thoeni, i cugini Hetmuth e Eberhard Schmalzl, Fausto e Angelo Radici. Cristina Tisot, Thea Gamper, Giovanna Gianera, paola e Lara Magoni, Bibi Perez. Le sorelle Merlin, Renate Oberhofer, Roberto Spampatti, Giuseppe Carletti, Salvatore Berera, Tiziano Bieller, Dino Merelli, Battista Tomasoni, Patricia Motta e tanti altri

Giancarlo – racconta ancora Antonio – costruì una Società che mise paura ad Adidas, con Paolo Rossi e Gustav Thoeni, la Lancer. E proprio ieri al telefono con mio padre gli diceva: ingegnere sto meglio adesso guardiamo il funerale di Paolo Rossi in televisione. Mio Padre lo aveva chiamato proprio per quello.

Punto di appoggio di tutti gli sport famosi gli incontri con Vuarnet, le forniture per FISI, le serate straordinaria al seminario di Città Alta a Bergamo con la folla in delirio per applaudire la valanga Azzurra, mentre si proiettavano i filmati delle ultime novità agonistiche. E di ogni cosa di montagna.

Ricordo nel 1973 il primo filmato di uno snowboard che scende dal Mount McKinley e le lotterie concedevano premi da mille e una notte.

Nel 1953 fondò lo Sci Club Goggi insieme ai Goggi, mentre nel 1952 contribuì a dar vita con Mario Grigis allo Sci Club Selvino.

Legami in tutti gli Sport, fornitore dell’Atalanta. Quando Lippi fu allenatore di quest’ultima viveva fuori dagli allenamenti, praticamente al Goggi. E lì ogni giorno potevi incontrarlo e fare due chiacchiere.

Dopo quell’esperienza ebbe la Juve e poi la nazionale titolata del Mondiale. Ma ogni giorno era festa al Goggi, detto il negozio dei balocchi. Un luogo dove quando entravi, potevi sognare anche senza aver acquistato nulla“.

Insomma, un uomo che riusciva sempre a fare qualcosa per tutti. A chi sapeva che aveva bisogno di materiale per formarsi una professione, ma non aveva soldi gli diceva: “Prendi quello di cui hai bisogno e poi col tempo li pagherai coi tempi che vorrai.” Cose di un mondo che non c è più

Tantissime persone che lo ricordano con tanto affetto. Persone note come Dino Merelli, Alessandro Casse, barbara Merlin, o semplici sciatori agonisti come quel master che ricorda l’epopea delle borse porta scarponi Goggi, una sua intuizione geniale! O il messaggio di Lara Magoni scritto in uno dei suoi post dal quale prendiamo questa frase: “Per me e la mia famiglia Giancarlo Mangilli è stato un angelo, ci ha dato l’opportunità di poter sciare…”

Straordinario poi il rapporto con Dynastar nel tempo col primo importatore Rescalli di Guardamiglio. E con Giorgio Beretta, figlio di una sorella Goggi.

Insomma, riassumere qui chi è stato Giancarlo Mangili è impossibile e forse anche un po’ banale, perché soltanto un libro può raccontarlo davvero. Forse un giorno qualcuno lo scriverà. In attesa il suo ricordo rimane nel cuore delle persone. E nel cuore dello sci. È mancato giancarlo Mangili È mancato giancarlo Mangili È mancato giancarlo Mangili

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).