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Federica Brignone si tuffa nella quarta decade

Tanti auguri a Federica Brignone che oggi si tuffa nella quarta decade con un ma… Eh sì, c’è un ma. Perché ci sono persone che più di altre, non dimostrano gli anni che portano, in riferimento al puro aspetto estetico.

Prendendo in mano il suo palmarès ricordiamo che sono passati ben 9 anni dal primo grande exploit di Federica.

Quella medaglia d’argento conquistata in gigante ai Mondiali di Garmisch del 2011 alle spalle di Tina Maze. Che vinse l’oro per 9 centesimi, un niente se consideriamo che Fede fu capace di recuperarne ben 25 nella seconda sulla slovena.

Le gare son così. Da quel giorno a oggi, dicevamo, ben 9 stagioni. Un’eternità. Eppure sono volati. Forse perché le 15 vittorie ottenute in Coppa si sono compiute negli ultimi 5 anni.

Federica sorride alla sua prima vittoria in Coppa del Mondo, avvenuta a Soelden nel 2015.

La prima il 24 ottobre 2015 a Sölden, l’ultima il 23 febbraio 2020, la combinata di Crans Montana.

Fermo restando che a 30 anni si è ancora giovanissimi, Fede è sempre uguale. Sicuramente è maturata dal punto di vista tecnico. Una sciata più solida o se si vuole meno rischiosa, con quel suo personalissimo modo di affrontare le curve in velocità, in modalità super carving

La medaglia d’argento conquistata in gigante ai Mondiali di Garmisch del 2011

Il carattere è invece rimasto immutato, senza alcuna ruga, graffiante e perentorio. Insomma, fin da ragazzina Federica ha sempre saputo ciò che voleva. È arrivata la Coppa generale, sono arrivate due Coppa di specialità, ma è come se non avesse ancora conquistato nulla!

Federica Brignone e il senso istintivo del carving

La fame è la stessa. Anzi, diciamo che è come se considerasse il raggiungimento del sogno di una vita come un punto di partenza e non di arrivo. Tipico atteggiamento dei giovani all’arrembaggio.  Col vantaggio, in questo caso, di essere anche fuoriclasse.

Questo è un bene, perché significa che potrà occupare la scena ancora per un sacco di tempo.

In questa dolce attesa, ben più lunga di nove mesi, tanti auguri Fede!

Foto di copertina, instagram Federica Brignone

(MdM)

 

 

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).