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Flavio Roda in diretta: “Tra Cortina e la ripartenza totale

Centinaia di domande per il presidente Fisi Flavio Roda che è intervenuto in diretta su facebook per affrontare tanti temi, tra Cortina e la ripartenza totale.

Flavio ha esordito confermando l’imminente start degli allenamenti delle squadre di sci alpino, fondo e snowboard allo Stelvio. Di andare in Sud America non se ne parla, tutto chiuso e troppo complicato. Ha precisato invece la grande collaborazione avuta dalle autorità politiche e territoriali competenti e la disponibilità di Umberto Capitani, patron del ghiacciaio. Gli atleti raggiungeranno lo Stelvio con mezzi propri e i controlli medici saranno rigorosissimi.

Max Vergani dell’ufficio stampa Fisi ha poi incalzato Roda sulla ripartenza anche delle categorie giovanili. In questo caso: “Bisogna ancora attendere. Sono certo che partiranno anche loro. Anzi, devono partire anche loro. Attualmente non ci sono ancora le disposizioni governative che possano dare il via.

Stiamo però lavorando a stretto contatto con le autorità governative, dello sport. Oltre che della Regione Lombardia, visto che stiamo parlando dello Stelvio, unico ghiacciaio operativo in pieno periodo estivo. Il mio consiglio è di proseguire con la fase di preparazione. Nel frattempo cercheremo anche noi di stilare una serie di misure a piena tutela di ragazzi e allenatori.

Stiamo anche lavorando per ottenere agevolazioni economiche per le famiglie già previste per i camp estivi dei ragazzi (Lo sport per tutti). Di certo il mondo giovanile non l’abbiamo dimenticato.

Anzi, sono uno dei primi a cercare i giusti modi perché possano partire anche loro. Non si può troncare l’attività e interromperla per troppo tempo.

Mi sono confrontato con tanti tecnici, come Stefano Dalmasso, per trovare le soluzioni migliori. E tutto in stretto contatto con la Commissione medica della Fisi.

Riguardo alla squadra di sci alpino, si è parlato del gigante maschile, settore abbandonato da poco da Roberto Saracco. Lorenzi ha la super visione e non ci sarà un sostituto di Roberto. “Di cui c’è ben poco da dire – ha detto Roda. Ha sbagliato i modi e i tempi soprattutto nel rispetto degli atleti. La linea tecnica è stata comunque segnata.

Tra pochi giorni – ha incalzato Andrea Facchinetti – partirà il nuovo tesseramento (Il 1° giugno). Abbiamo cercato di dare il massimo supporto economico. Oltre ad aver inserito il bonus di 500 euro per tutte le società, non ci sarà più la tassa di riaffiliazione. Non cambierà il piano assicurativo.

Infine il Mondiale 2021: “Si è parlato ovviamente tanto di questo argomento. Per noi è un evento importantissimo. Per la Fisi ma anche per il Paese intero e non solo dello Sport. Da quando li abbiamo ottenuti, la Fondazione con la Presidenza di Alessandro Benetton, ha lavorato tantissimo. Dalle piste, agli impianti, alle infrastrutture.

Si tratta di uno spot per tutto il nostro sistema montagna. La finale è stata cancellata e così anche la prova generale dei Mondiali. Non senza danni a livello economico. Abbiamo ragionato tanto sui possibili scenari. Qualcuno sostiene che abbiamo anticipato troppo i tempi chiedendo lo spostamento.

Ma l’investimento di 25-30 milioni necessario per preparare l’evento dinnanzi a un annullamento provocherebbe un buco insanabile. Diventa difficile andare avanti senza proporre altri scenari. Alla Fis dunque abbiamo chiesto lo spostamento che non è certamente l’ottimo. Un Mondiale dopo le Olimpiadi non avrebbe lo stesso interesse, ce ne rendiamo conto.

Fis sta effettuando una serie di verifiche. La Fisi ha inviato tale richiesta all’ultimo perché in sede di Consiglio non si rispondesse subito ma si potesse prendere il tempo necessario per pensare a una soluzione così drastica. E il fatto che l’abbia anticipato il Presidente Coni Gianni Malagò non ha creato nessun disturbo alla Fisi. Anzi, ha contribuito a un forte messaggio mediatico.

Riguardo alla nostra proposta, bisogna anche verificare se le televisioni accetterebbero un programma del genere. Infront sta già effettuando queste verifiche. La decisione avverrà il 1° di luglio. Se in quell’occasione capiremo che non è possibile andare al 2022 confermeremo il programma originario.

In caso di un cambiamento si modificheranno anche i calendari di Coppa del Mondo, sia del 2021 che del 2022. Una rivisitazione totale. Ad esempio, con Cortina2022 potremmo anche chiedere di organizzare qualche gara sempre a Cortina come test Mondiale. Ripeto, ci sono diverse proposte, ma tutte legate a molti aspetti che vanno esaminati con molta attenzione.

Infine, nessuna polemica con Federica Brignone che non ha gradito molto l’ipotesi di rinvio. Flavio Roda: “Con federica cambia lo scenario. Lei è atleta e ragione da atleta, ci mancherebbe. La capisco e la penserei come lei. Disputare un Mondiale a casa come unico evento è una cosa. Affrontarlo subito dopo un’Olimpiade, non può piacere a chi è abituato a lottare per una medaglia.

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).