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Il grazie a Nicola Tropea che dopo 32 anni lascia il Comitato Lazio-Sardegna

Il grazie a Nicola Tropea che dopo 32 anni lascia il Comitato Lazio-Sardegna
Dopo ben trentadue anni Nicola Tropea lascia la presidenza del Comitato Regionale Lazio – Sardegna della FISI. La nuova legge in materia di rieleggibilità degli organi direttivi del CONI, che  vieta più di tre mandati all’interno degli organi federali, ha costretto il Presidentissimo a passare la mano (ad Andrea Ruggeri).

Dal 1990 alla guida del CLS, Nicola Tropea vanta infatti un record invidiabile ed unico. Nella storia della Federazione Italiana Sport Invernali nessun altro Presidente di Comitato è rimasto per così tanto tempo al vertice.

Tanti gli attestati di stima ricevuti in questi giorni da dirigenti, tecnici, atleti, semplici amici da ogni parte d’Italia.

Il primo a chiamare è stato il Presidente Federale Flavio Roda. “Si, mi hanno chiamato in tanti. Tanto affetto mi ha veramente commosso. Evidentemente il mio operato negli anni è stato apprezzato”.

E non poteva essere diversamente considerando che in nel corso del suo lunghissimo mandato il movimento sciistico regionale laziale è cresciuto a dismisura anno dopo anno.

Una realtà, che nonostante la congenita crisi dell’impiantistica sciistica del Lazio, è stata capace di sfornare promettentissimi talenti e trionfare nelle più importanti manifestazioni giovanili nazionali e internazionali con i vari Pietro Verdecchia, Riccardo Allegrini, Beatrice Moriconi, Edoardo Lallini,  senza dimenticare l’esordio in Coppa del Mondo dei romani Giordano Ronci (2013) e di Elena Sandulli  (2018).

Sotto la presidenza Tropea pagine indimenticabili ha scritto anche il grande fondista di Subiaco Valerio Checchi vincendo due gare di Coppa del Mondo (Val di Fiemme 2006 e Canmor 2008), collezionando otto podi e partecipando a sei Mondiali e due Giochi Olimpici.

Tanti successi che sono valsi al decano dei presidenti la Stella d’Oro al Merito Sportivo del CONI e il distintivo al merito della FISI.

Sono state pagine indimenticabili che resteranno per sempre scolpite nella mia memoria – ha spiegato comprensibilmente commosso Tropea.

Nonostante il gap con le regioni dell’arco alpino in questi anni siamo riusciti a toglierci belle soddisfazioni sia a livello sportivo che nell’organizzazione di eventi di valenza nazionale e internazionale. Come i Mondiali e La Coppa del Mondo di Skiroll a Piglio e Frosinone.

Oggi nel nostro comitato ci sono tanti giovani che si stanno affacciando e per i quali si può immaginare un futuro sempre più roseo.

Lascio con tante certezze e anche tante indicazioni per il futuro. Infine vorrei ringraziare sinceramente tutti coloro che hanno sempre creduto nelle mie capacità, che mi hanno sempre sostenuto con lealtà aiutandomi a superare i momenti più difficili”. ll grazie a Nicola Tropea ll grazie a Nicola Tropea

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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