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La Aloch a disposizione delle slalomiste per preparare Flachau

Da domani, mercoledì 6 gennaio, la pista Aloch sarà a disposizione delle slalomiste Azzurre, concentrate a preparare lo slalom di Flachau. Irene Curtoni, Marta Rossetti, Martina Peterlini e Lara Della Mea, si alleneranno sul pendio della palestra ideale per i rapid gates per una settimana, ovvero fino all’11, il giorno che precede la “The Night Race” al femminile.

Ieri Matteo Guadagnini, allenatore responsabile di questo gruppo, ha ispezionato la pista dopo le recenti intense nevicate. La verifica ha evidenziato la perfetta preparazione del terreno, sul quale si svolgeranno le intense giornate di allenamento.

Lo Ski Stadium Aloch è uno degli otto tracciati scelti dai tecnici della FISI, per gli allenamenti della nazionale. Percorsi destinati anche allo svolgimento di competizioni internazionali in Val di Fassa. Era già stato preparato con l’arrivo del primo freddo l’11 novembre scorso. Il responsabile Sergio Ciccio Liberatore, papà dello slalomista Federico, aveva infatti dato fuoco ai cannoni. Ora può nevicarci su quanto vuole, ma il fondo rimarrà perfetto per molto tempo.

Una collaborazione  intensa e proficua già da diversi anni e che ha portato la stazione al riconoscimento del marchio “Centro federale FISI”.
Il progetto “Piste Azzurre” è attivo dal 2006 sia l’utilizzo delle piste che l’ospitalità alberghiera. La aloch a disposizione

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).