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La pista Aloch si rimbocca le maniche, Liberatore: “cannoni pronti”

Arrivano segnali positivi dalle località invernali, ad esempio dalla Val di Fassa dove la pista Aloch, a Pozza, si rimbocca le maniche con i cannoni pronti, come racconta Ciccio Liberatore.

Per l’anagrafe Sergio, nonché papà dello slalomista Azzurro Federico, è il responsabile della pista. Che nella parte alta ha goduto di una piccola spolveratina questa mattina.. “Poi le temperature si sono alzate e ora attendiamo si abbassino per poter sparare”.

È chiaro che da queste parti non si sta con le mani in mano in attesa che il CTS si esprima sull’apertura o meno degli impianti e dunque della stagione.

Anche perché non stiamo parlando di un tracciato qualsiasi, ma di una vera e propria palestra di alto allenamento a cielo aperto. “In effetti stiamo ricevendo diverse telefonate dagli allenatori. Ho appena finito di parlare con il tecnico di Alice Robinson. Ma senza andare troppo lontani, si sa che qui gli Azzurri sono di casa”.

Lo scatto di questo pomeriggio relativo alla zona alta della pista

Però ora come ora è tutto verde…
Abbiamo da poco potenziato e modernizzato l’impianto, proprio per poter innevare anche a temperature più alte. I tecnici della Demaclenko ci hanno assicurato che se ci sono condizioni non proibitive, in 72 ore la pista può entrare in funzione al 100 per 100. Però adesso non ci siamo ancora. Quest’anno tra il covid e il caldo la stiamo pagando cara!

È una bella notizia…
Beh dai, ogni tanto ci vuole! In tempi non sospetti avevamo dato la nostra disponibilità già a partire dal 10 novembre. L’anno scorso, di questi tempi, avevamo almeno 40 centimetri.

Previsioni?
Danno una bolla di freddo nel week end, a partire da venerdì. Vediamo se i maghi di Demaclenko hanno ragione. In effetti non è che serva un freddo polare, basterebbero 2 o 3 gradi sotto zero e un 10% di umidità.

Quanto strato di neve è necessario?
Dipende dalle zone di pendenza, ma per come la trattiamo di solito, quindi col manto barrato, non molta. Diciamo una trentina di centimetri. Considera che parte da 1.670 metri e arriva a 1.350. Con 22 cannoni ci concentreremo sulla parte “Mundial” e sul muro. La variante la faremo in un secondo momento.

E se tutto va bene quando potrebbe essere aperta?
Il collaudo di partenza della seggiovia è già stato fatto. E così pure le varie protezioni, materassi, cartelli, etc. sono stati posizionati. Manca solo la neve, poi pista libera!

Ovviamente solo per le squadre
Certamente, come indicato dalla Federazione. Età minima 16 anni  (dal 2004) e che siano di interessa nazionale.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).