Notizie

Stelvio, chiusura anticipata. Capitani: “Non è un dramma”

In virtù dell’ultimo DPCM, Umberto Capitani, il Signore dello Stelvio, costretto alla chiusura anticipata ma dice: “Non è un dramma“.
Il ghiacciaio avrebbe dovuto andare a nanna domenica prossima: “Ma il decreto parla chiaro, non possiamo fare esercizio. E non possiamo aspettare tre o quattro giorni in attesa che il CTS dia l’ok al Protocollo confezionato dalla Regioni, per poi aprire due giorni.

Sinceramente questa situazione non la considero un sacrificio. Si tratta di un periodo di prevenzione per salvaguardare la stagione invernale“.
Foto di Ivano Romano “Lo Stelvio oggi”

Anche perché alla fine l’estate allo Stelvio si è salvata…
Se ricordi, quando ci siamo sentiti ad aprile, non sapevo nemmeno se potevo aprire. Di conseguenza è stata una bella estate.

Gli sciatori si sono comportati bene al livello di sicurezza?
Mediamente bene anche se con qualche difficoltà. Io mi sono reso conto che forse non tutti abbiamo capito bene l’entità del problema. Non devono continuare a dirci che dobbiamo mettere la cintura di sicurezza per salvarci la vita. Dobbiamo capirlo da soli. La vita è nostra. Però sai cosa accede? Che se non ti danno la multa la cintura tante volte non la metti.

Hai dovuto alzare la voce per regolarizzare l’afflusso agli impianti?
Avevo due persone in più nello staff, a volte tre, che continuavano con megafoni a ripetere che nei luoghi dove c’era maggior aggregazione si doveva indossare la mascherina. Questo sai perché? È come quando sei in gara, se allenti la presa, se ti lasci andare, se non sei concentrato arrivi al traguardo con un sacco di secondi.

Abbiamo visto quest’estate nelle città e al mare. Forse si è lasciato andare un po’ troppo. A me questa politica non piace, ma è chiaro che se non metti dei paletti, quelli veri, non i nostri, la gente fa quello che vuole. Diventiamo tutti medici e qui tutti maestri di sci.

Avevi molti clienti questa settimana
Squadre Nazionali no, ma tanti sci club. Gli alberghi erano pieni da mercoledì in avanti perché le previsioni dei prossimi due giorni davano brutto tempo. Diciamo che sei settecento persone dovevano venire su.

Adesso inizia la fase di smontaggio
Esatto, come sempre. Sono molto contento perché questa estate il ghiacciaio si è comportato benissimo. Ha retto come non accadeva da anni. Dai, finora è andata bene a tutti. Speriamo di uscirne e di poter dare il via alla stagione invernale.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).