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SuperPippo: “Sono felicissimo, ma ne ho da lavorare…”

SuperPippo: “Sono felicissimo, ma ne ho da lavorare…”
Al traguardo di Bansko c’è un ragazzotto sorridente che dall’oggi al domani si è ritrovato ad essere il migliore italiano in una gara di Coppa del Mondo.

Per carità, è solo una gara, infatti quello che ci piace è soprattutto l’atteggiamento che Filippo Della Vite ha avuto in questa sua magnifica seconda manche.

“Sono felicissimo del mio risultato, sinceramente non me l’aspettavo. Sono riuscito ad interpretare bene la pista e il tracciato, anche se naturalmente i migliori sono molto più avanti.

Io ho ancora tanto da lavorare e tanto da crescere, però questo è un buon punto di partenza. Domani c’è un altro gigante e spero di ripetere la bella gara di oggi.

Poi ci saranno i Mondiali junior, dove punto a fare bene il gigante e a migliorare in slalom, che è una disciplina che voglio portare avanti.

È stata una gara incredibile. Un’emozione pazzesca. Ma come ho detto alla vigilia dovevo attaccare a tutta senza pensieri, sciando come so fare. E così ho fatto. Se scii bene poi il risultato arriva. Sono davvero contento. E domani a tutta di nuovo”. SuperPippo: Sono felicissimo ma

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).