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Tanta gioia e qualche sassolino dalle scarpe da togliere…

Tanta gioia e qualche sassolino dalle scarpe da togliere…
La tanto criticata squadra di gigante italiana, almeno oggi, non resiste e sfrutta il momento per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Inizia Riccardo Tonetti: “Ehi, allenatori, non sapete allenare voi!“.

Non c’è cattiveria, solo un pochino di ironia per un team che finora ha dovuto sopportare una valanga di critiche.

Poi, se vogliamo vedere non del tutto ingiustificate, dal momento che i risultati fino a oggi, non si sono visti. Nelle regole dello sport c’è anche questo. Chi la vive però in prima persona ha un atteggiamento che si discosta dal puro tifo.

Tanta rabbia per il risultato che non arriva pur di fronte a un impegno che è assoluto.

Sia quello dei ragazzi che dei tecnici, che lavorano sempre nell’occhio del ciclone. I problemi, per carità, ci sono e non saranno cancellati da questa bellissima medaglia.

Ma è stato aperto un cantiere che – di questo ne siamo certi – porterà presto a vivere belle soddisfazioni. Giovanni Franzoni, 14 esimo a fine gare è un primo mattoncino importante.

Luca De Aliprandini e Riccardo Tonetti hanno 31 anni, Giovanni Borsotti 30… Bisogna attendere il ritorno di Simon Maurberger e la crescita sia di Giovanni che di Della Vite e di altri che stanno pian piano venendo fuori.

L’argento però potrà dare una sorta di compensazione morale a Luca che – se ci è concesso – si è sempre fatto un culo così! Tra illusioni, speranze e risultati che ha spesso sfiorati, ma buttati via a un passo dal traguardo.

Sentiamo Luca al traguardo:È bellissimo, non riesco nemmeno a trovare le parole. Incredibile. È così tanti anni che mi dicono, dai, sei bravo, vedrai che il podio arriverà. Era diventato ormai un peso e mi son detto che questa volta doveva essere la volta buona. Altrimenti? Altrimenti amen.

Il tempo tra le due manche è passato forse più veloce delle altre volte anche se c’era mezz’ora in più. Tra le interviste e le due seggiovie da prendere per recuperare la partenza ho avuto solo qualche attimo per rilassarmi.

Poi la ricognizione e a quel punto sei già in modalità gara. Ero molto dispiaciuto per Michelle ieri, perché so quanto ci teneva al gigante e credo che il risultato di oggi un po’ l’abbia rinfrancata. Una sorta di rivincita. Diciamo che servirà anche a lei per lo slalom di domani. Non è mai accaduto che la battessi in una sfida a distanza, lei bronzo e io argento“.

Giovanni Franzoni: Dopo la prima manche ero a pezzi, non riuscivo nemmeno a camminare. Poi sono finito sotto le mani magiche dei medici che mi hanno rimesso un po’ a posto. Due manche davvero difficili e stancanti. Mai fatte in vita mia.

Non nascondo che nella prima ero anche un po’ teso perché il gigante è la specialità che sento di più. Poi mi sono liberato nella seconda e a sciare decisamente meglio, grazie anche a un tracciato più adatto a me. È stata un’esperienza eccezionale, non posso che essere orgoglioso”.

Arriva anche il tecnico Roberto Lorenzi, con la fronte sudata come fosse agosto! “Avevo visto in partenza Luca veramente tranquillo, come negli ultimi giorni.

Si vedeva che era davvero stufo di sbagliare qualcosa in ogni gara, ma aveva un’aria diversa dal solito. Tranquillo, concentrato. È difficile da spiegare, ma si vedeva che sarebbe stata una giornata diversa dalle altre“.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).