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Tegola norvegese, Lucas Braathen stagione finita Atle Lie McGrath quasi!

Una brutta tegola norvegese taglia in due le speranze di gloria di Lucas Braathen, stagione finita e di Atle Lie McGrath, quasi, un mese e mezzo. Tutto è avvenuto oggi nel gigante di Adelboden.

Per Lucas Braathen il ginocchio sinistro è andato e ne avrà per sei-nove mesi, mentre McGrath se l’è cavata decisamente meglio, ma prima di un mese e mezzo non se ne parla. Si spera di recuperarlo per i Mondiali ma sarà un’impresa. Si parla di una lesione al legamento ma non ci sarà bisogno di operazione. Al momento la prima diagnosi parla di sei settimane di stop.

Questo il bollettino diramato da Marc Strauss (informazione data dal giornalista Patrick Lang), medico ufficiale della squadra norvegese. Ovviamente ora i due gioielli norvegesi stanno già tornando a casa per approfondire il tutto. Anche se gli esami clinici effettuati in Svizzera parlano abbastanza chiaro

È davvero una grande disdetta perché i due portenti norvegesi stavano portando nel Circo Bianco una spruzzata in più di vitalità e divertimento. Ed erano guardati a vista di leader di specialità come primi “pericoli” dal quale guardarsi.

Purtroppo questo è lo sci. E si era subito capito che dall’infermeria non sarebbero uscite buone notizie. Quasi da girarsi dall’altra parte a vedere le loro cadute con quella gamba che si storta in modo innaturale fino a strappare tutto.

Atle dopo essersi scaldato nei giganti di Santa Caterina, dove aveva colto interessanti piazzamenti (11° e 15°) ha trovato la giornata dei sogni sulla Gran Risa. Dove ha concluso al secondo posto dietro al formidabile Pinturault. Ma il là lo aveva dato Lucas con quell’imprevedibile gigante di Sölden vinto in barba a tutti i senatori della specialità.

Poi effettivamente è sembrato un po’ logoro nel fisico e nella testa. Tutto troppo in fretta per un ragazzotto di 21 anni. Tuttavia a Santa Caterina si era pur sempre piazzato 12esimo e 13esimo con un ulteriore passetto indietro in Badia.

Oggi si era decisamente riscattato concludendo al settimo posto. Poi quella dannata caduta sul traguardo per colpa di una piccola compressione causata da una specie di avvallamento troppo brusco e dalla scarsa visibilità. Forse era il caso di segnare la neve con il blu! Scommettiamo che domani ci sarà?

Dopo di lui è sceso Kilde che è andato subito a sincerarsi su cosa fosse accaduto a Lucas ancora sdraiato al parterre d’arrivo dolorante. Quando che a Ninna Quario Aleksander Aamodt aveva detto: “Peccato ma è giovane e ha ancora tanto tempo davanti a lui” si era intuito che la faccenda era grave. Tegola norvegese Lucas Braathen

Qui le immagini Eurosport della discesa di Lucas Braathen

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).