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Val Gardena 2031: la corsa verso i Mondiali è già partita

Mancano ancora quasi duemila giorni, ma in Val Gardena il conto alla rovescia è cominciato. Nel cuore delle Dolomiti ladine è già scattata la macchina organizzativa per i Campionati del Mondo di sci alpino del 2031, un appuntamento che segnerà la storia sportiva dell’Alto Adige e di tutto lo sci internazionale.

Non è un caso che i primi passi vengano mossi proprio ora, a pochi mesi dalle Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026: la valle che dal 1969 ospita ininterrottamente la Coppa del Mondo vuole presentarsi pronta, con la stessa passione e la stessa cura che hanno reso la Saslong Classic un modello di professionalità.

Un progetto di valle

Lunedì sera, a Santa Cristina, istituzioni e territorio si sono ritrovati per dare ufficialmente il via al percorso verso il 2031. Attorno al tavolo c’erano la Federazione Italiana Sport Invernali, la Provincia di Bolzano con il presidente Arno Kompatscher e il suo vice Daniel Alfreider, i sindaci dei comuni gardenesi e di Castelrotto e naturalmente il Saslong Classic Club, rappresentato dal presidente Rainer Senoner.

«Abbiamo investito sui giovani e sul futuro – ha spiegato Senoner perché saranno loro a raccogliere l’eredità dopo i Mondiali. Abbiamo già firmato pre-contratti con le strutture ricettive e lavorato su un’organizzazione moderna e rinnovata».

Pista pronta, progetti in arrivo

La pista “Ciampinoi”, destinata a ospitare le discipline tecniche, è già stata sistemata secondo i requisiti iridati. Restano da completare interventi importanti, come la nuova area d’arrivo della Saslong e altri progetti infrastrutturali nei comuni della valle e di Castelrotto. Per coordinare i lavori è stato nominato Eugen Hofer, figura di raccordo tra amministrazioni e Provincia.

Un’eredità oltre lo sport

Dai sindaci ai consorzi turistici, tutti hanno sottolineato l’importanza che i Mondiali avranno per lo sviluppo della valle: non solo un grande evento sportivo, ma anche un’occasione per rafforzare mobilità, accoglienza e visibilità internazionale. Le esperienze maturate in vista di Milano-Cortina 2026 saranno un patrimonio prezioso per affrontare la sfida del 2031.

«Essere ben organizzati è metà del lavoro – ha ricordato Kompatscher – e la Val Gardena ha sia la tradizione che un team già oggi molto strutturato. Per questo sono fiducioso».

Lo spirito della Saslong

Chi conosce la valle sa che dietro ogni successo c’è lo stesso spirito che anima da oltre cinquant’anni la Coppa del Mondo sulla Saslong: professionalità, volontari appassionati, radici forti e uno sguardo sempre rivolto al futuro. La rotta verso il 2031 è tracciata: la Val Gardena si prepara a scrivere un nuovo capitolo di storia mondiale dello sci.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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