Professione Montagna
Mag-Giu 2022

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Da oltre trent’anni raggiunge puntuale ogni due mesi oltre 5.000 lettori qualificati nei diversi settori della gestione e conduzione di un centro di turismo montano.

Professione Montagna tratta tutti gli argomenti riferiti agli interessi professionali ed imprenditoriali delle categorie alle quali si rivolge.

Le rubriche fisse su tutti gli argomenti più importanti, gli “speciali di approfondimento” su ogni numero e i puntuali reportages sulle fiere di settore ed i principali convegni, fanno di Professione Montagna la rivista leader del settore.

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Descrizione

Professione Montagna Mag-Giu 2022

Il numero 165 (maggio/giugno 2022) di «professione Montagna» commenta  quella che per tutto il mondo della montagna bianca doveva essere «la stagione della ripartenza». L’inverno 2021/22 ha visto la riapertura degli impianti di risalita dopo  «il blocco» totale dell’inverno precedente assunto come misura di prevenzione nella battaglia contro il Covid 19 ma tale da aver creato una grave situazione di crisi per i gestori dei comprensori sciistici e, di riflesso, per tutto il turismo invernale. Poter riattivare gli impianti era dunque la «conditio sine qua non» per poter riprendere l’attività non solo dei gestori ma di tutto l’indotto trainato dalla pratica degli sport invernali. E, nonostante situazioni di criticità come una carenza di innevamento naturale e le residue conseguenze della pandemia sul piano del rispetto dei protocolli di prevenzione per gli accessi alle skiarea, la stagione ha dato una risposta nel complesso positiva.  Pur con qualche calo rispetto ai numeri dell’ultima stagione «normale e completa» 2018/19 e  a fronte di una riduzione dell’utenza straniera,  i consuntivi per quanto riguarda primi ingressi e fatturati sono stati soddisfacenti grazie alla passione del popolo dello sci che ha dimostrato con la sua massiccia partecipazionedi avere aspettato troppo e di avere sempre voglia di montagna e di sci.  Con il consueto e fondamentale supporto dell’innevamento tecnico che ha sopperito alla carenza di precipitazioni naturali, le località invernali hanno lavorato bene fino al fatidico 24 febbraio, il giorno dell’avvio della guerra tra Russia e Ucraina che ha  portato con sé, oltre ad un crollo totale della clientela dell’Est europeo, un pesante aggravio dei costi energetici con l’impennata dei prezzi per energia elettrica e carburanti. Se i ristori stabiliti dal Decreto Sostegni per compensare le perdite della stagione della chiusura e pervenuti alle società entro dicembre hanno consentito una boccata di ossigeno sul piano finanziario, sono dunque molte le criticità con cui  il settore si dovrà confrontare nel prossimo futuro ma sapendo, appunto, di poter contare su quella passione della base dei praticanti degli sport invernali che è il motore primo di tutto il movimento. Nei loro editoriali Roberto Della Torre e il presidente di  ANEF Valeria Ghezzi prendono atto delle difficoltà ancora da affrontare ma proprio partendo dai risultati per certi versi addirittura inaspettati di questa «stagione della ripartenza» confidano che il futuro possa essere affrontato con ottimismo e fiducia.

Nell’ormai classico spazio di Forum, alcuni impiantisti italiani rispondono alla domande che «pM» ha posto alla categoria per commentare l’andamento della stagione invernale 2021/22 che doveva segnare il rilancio del turismo invernale. Gli esiti dell’attività sono molto differenziati tra chi ha riscontrato numeri soddisfacenti e chi ha subìto particolarmente la carenza di precipitazioni naturali, le residue conseguenze del Covid e l’aumento dei costi.

Nella sua nuova veste di organo ufficiale dell’ANEF, «professione Montagna» ha avviato una serie di incontri con le realtà regionali dell’Associazione che rappresenta la grande maggioranza degli impiantisti italiani.  In questo numero della rivista è la volta del Piemonte e dell’ARPIET, l’ Associazione Regionale Piemontese delle Imprese Esercenti Trasporto a fune in concessione che raccoglie la maggior parte degli impiantisti della regione in un quadro nel quale grandi comprensori si affiancano a molte realtà «minori» ma vive come Bielmonte, la località del Biellese nel cuore dell’«Oasi Zegna» gestita da Giampiero Orleoni.

«Case history» dedica in questo numero la sua attenzione alla Skyline di Cortina d’Ampezzo, la nuova cabinovia a otto posti «Son dei Prade-Cianzopé» realizzata da LEITNER e inaugurata lo scorso dicembre. Si tratta di un impianto che si sviluppa per intero attraversando le pinete, superando dislivelli modesti ma raggiungendo due importanti obiettivi strategici nel rispetto dell’ambiente: collegare la zona delle Tofane con quella delle Cinque Torri, migliorare l’integrazione con il Dolomiti Superski e alleggerire il traffico automobilistico nel centro urbano. Un passo avanti importante per l’intera comunità ampezzana guardando alle Olimpiadi bianche del 2026.

La Vialattea è il comprensorio piemontese collegato con la località francese  di Mont Genèvre che rappresenta una delle maggiori offerte sciistiche in Italia e in Europa con i suoi 46 impianti di risalita e i circa 400 chilometri di piste battute. La sua «capitale» è Sestriere, stazione sciistica fondata dal senatore Giovanni Agnelli nel 1931, una delle più blasonate località italiane; la sua gestione è affidata alla società Sestrieres S.p.A. che in gennaio è stata venduta al fondo iCON Infrastructure dando vita a  una delle notizie più rilevanti degli ultimi tempi nel mondo dell’imprenditoria impiantistica e del turismo invernale nel nostro Paese. A qualche mese dalla firma della transazione, il suo presidente Giovanni Brasso racconta come e perché è arrivato alla decisione di cedere, insieme al socio Perron Cabus, l’intero pacchetto azionario della società.

Nella galleria delle aziende produttrici di tecnologie, macchine e attrezzature per la gestione dell’area sciabile ci sono diverse presenze e altrettante novità: BARTHOLET, azienda svizzera di Flums fondata nel 1962, festeggia il suo 60° anno di attività entrando a far parte del gruppo High Technologies Industries che ha acquisito il pacchetto azionario di maggioranza della società. È una svolta importante che sigla la realizzazione di una partnership forte e a lungo termine nel settore degli impianti a fune. DOPPELMAYR, azienda austriaca di Wolfurt, è stata protagonista assoluta ai Giochi Olimpici invernali di Pechino con i 14 nuovi impianti realizzati per la grande occasione che hanno confermato l’alto livello di qualità ed efficienza della sua produzione nei due poli delle gare di Yanqing e Zhangjiakou. Un altro successo recente è la realizzazione di un impianto per il trasporto urbano, la cabinovia a 10 posti che in Israele favorirà l’accesso degli studenti all’università di Haifa. LEITNER, azienda di Vipiteno, ha studiato un sistema particolare destinato ad agevolare l’utilizzo delle seggiovie per portare in quota le mountain bike con cui scatenare la passione delle due ruote sui sentieri e nelle discese. Oltre ai supporti adeguati per ogni tipologia di impianto, viene proposto l’innovativo «Bike Box» che consente ai ciclisti di provare la soluzione di trasporto già prima di salire a bordo. GRAFFER, lo storico marchio di impianti a fune che ha accompagnato il boom dello sci in Italia è rinato ad una seconda vita e si presenta sul mercato con una nuova struttura societaria che dal 2017 si è ricollocata sul mercato con intraprendenza e rinnovate ambizioni. Come racconta il direttore commerciale Angelo Redaelli… TECHNOALPIN si è aggiudicata l’iF DESIGN AWARD 2022 Gold con il suo generatore di neve TT10. Con questo riconoscimento l’azienda di Bolzano leader nel settore dell’innevamento tecnico è ora nel palmares dell’esclusivo premio di design famoso in tutto il mondo. Solo 73 (di cui 2 dall’Italia) dei quasi 11.000 concorrenti sono stati insigniti del massimo riconoscimento, il «Gold». SKIDATA In Valle d’Aosta, nel comprensorio Monterosa Ski, sarà possibile andare direttamente all’impianto di risalita con lo skipass sullo smartphone: il sistema Mobile Flow Solution di SKIDATA con tecnologia BLE consente accessi agli impianti comodi e veloci offrendo nuove opportunità di business ai gestori dei comprensori sciistici.

Con il significativo titolo «Mountain Planet ha riaperto le finestre sul futuro» un articolo di resoconto commenta l’andamento della grande fiera di Grenoble che tra il 26 e il 28 aprile ha rappresentato per tutto il settore del turismo montano un importante momento ripartenza dopo i due anni condizionati dalla pandemia. Il bilancio della manifestazione è stato ampiamente positivo sul piano della partecipazione e ha lanciato un forte segnale di fiducia per i produttori delle tecnologie e i loro clienti.

Con il titolo altrettanto significativo di «Presenze…in presenza a Grenoble» si apre una vasta carrellata fotografica realizzata tra gli stands di Mountain Planet dove erano presenti numerosi espositori italiani e i diversi, prestigiosi marchi che operano anche sul mercato del nostro Paese.

Il 14 aprile, nella giornata di Prowinter Season Finale che si è svolta presso Fiera Bolzano, uno degli appuntamenti più importanti previsti dal programma era la quinta edizione di Ski Rental Summit curata da Alfredo Tradati, direttore di Prowinter Lab. Dall’indagine condotta tra gli ski rental italiani è emerso un bilancio positivo per l’andamento dell’inverno: oltre l’80% degli intervistati ha dichiarato una stagione nella media o sopra le aspettative.

Dopo le versioni virtuali degli ultimi due anni a causa della pandemia, la 31a edizione dell’annuale convegno organizzato dal Tourismus Forum Alpenregionen si è svolto dal 28 al 30 marzo, quando un nutrito e qualificato gruppo di operatori professionali della montagna bianca provenienti dai quattro Paesi alpini si è incontrato a Oberstdorf Kleinwalsertal per rinnovare l’impegno di un evento che dal 1988 si propone di offrire un’occasione di confronto per analizzare il presente e studiare strategie per il futuro

Neveplast, l’azienda bergamasca guidata da Niccolò Bertocchi leader nel settore delle piste da sci artificiali, ha installato Sul lungomare di Coarle un «anello» di 400 metri che consente la pratica dello sci di fondo. È stata la grande novità e un grande successo per «Caorle Wonderland», la manifestazione con cui la stazione balneare veneta sul Mare Adriatico inaugura ogni anno l’inverno.

Dall’ultima edizione dello Studio curato dall’Ufficio Funivie dall’Istituto Provinciale di statistica della Provincia di Bolzano ricaviamo «i numeri» che registrano l’andamento del comparto economico degli impianti a fune nella Provincia autonoma di Bolzano dal 1994 (introduzione del bilancio unificato europeo) fino all’ultimo anno «pre-Covid».

Nel comprensorio di Carezza è entrata in funzione la nuova cabinovia di Re Laurino con la stazione a monte «invisibile», un progetto del celebre architetto altoatesino Werner Tscholl che, nell’ideare il suo primo impianto di risalita, ha scelto per il Rosengarten Catinaccio il principio della mobilità sostenibile e del rispetto ambientale. Nonostante gli strascichi della pandemia e l’incremento dei costi energetici, la stagione invernale 2021/22 della skiarea dell’Alpe Cimbra si è chiusa con «numeri» fortemente positivi per il comprensorio trentino che raggruppa impianti e piste di Folgaria e Lavarone. Ora tutto è pronto per dare il via a una nuova fase di investimenti che miglioreranno l’offerta estiva e invernale.

Per l’Osservatorio Legale, Marco Del Zotto si occupa del rinnovo delle concessioni, un tema di grande importanza e attualità a cui la Corte Costituzionale ha dedicato la sua attenzione definendo il suo orientamento giuridico alla luce della nuova normativa sulla sicurezza con particolare riferimento alla gestione degli impianti sciistici.