Professione Montagna
Mar-Apr 2024

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Da oltre trent’anni raggiunge puntuale ogni due mesi oltre 5.000 lettori qualificati nei diversi settori della gestione e conduzione di un centro di turismo montano.

Professione Montagna tratta tutti gli argomenti riferiti agli interessi professionali ed imprenditoriali delle categorie alle quali si rivolge.

Le rubriche fisse su tutti gli argomenti più importanti, gli “speciali di approfondimento” su ogni numero e i puntuali reportages sulle fiere di settore ed i principali convegni, fanno di Professione Montagna la rivista leader del settore.

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Descrizione

Professione Montagna Mar-Apr 2024

Il numero 174 (marzo/aprile 2024) di «professione Montagna», organo ufficiale dell’ANEF (Associazione Nazionale Esercenti Funiviari), si apre con l’editoriale di Roberto Della Torre che riflette sul «ribaltone» meteorologico che verso la fine di febbraio ha portato neve naturale come non si ricordava almeno da tre anni, vale a dire dalla sfortunata stagione 2020/21, benedetta dalla neve ma maledetta dal Covid 19 con la chiusura forzata di tutti gli impianti. Dopo un inizio stagione caratterizzato da precipitazioni naturali scarse ed episodiche e dopo un prosieguo durante il quale l’innevamento tecnico si era reso come sempre indispensabile, quelle abbondanti nevicate di fine febbraio stavano a dimostrare che non esistono più le certezze di un tempo, che il cambiamento climatico è un fenomeno in corso con cui rapportarsi con realismo e consapevolezza ma anche che è sbagliato dire e pensare che non nevica più.

Valeria Ghezzi, presidente dell’ANEF, nel suo intervento parla della campagna di comunicazione dal titolo «Grazie neve programmata!» che l’Associazione degli impiantisti funiviari sta sostenendo per contrastare la corrente d’opinione pubblica che alimenta pregiudizi, calunnie e stupidità sulla «neve tecnica», da anni supporto fondamentale per consentire la sopravvivenza del comparto economico legato al turismo invernale trainato dallo sci. Molta ignoranza o molta malafede  (c’è chi continua a sostenere che la neve tecnica si «artificiale», contenga chissà quali sostanze oltre all’acqua e all’aria con cui viene fatta alle temperature idonee per la produzione), molte calunnie (gli impianti di risalita  sono i nemici della natura montana, i comprensori sciistici  definiti «luna park», il duro lavoro di snowmaker, gattisti e impiantisti… «accanimento terapeutico»), molte falsità (i comprensori sciistici «rubano» l’acqua per produrre la neve): un cumulo di pregiudizi sconsiderati si sta accanendo su certi media e presso l’ambientalismo più irrazionale e talebano per condannare un’attività (la produzione di neve  tecnica) che è il sostegno ormai indispensabile per poter continuare a produrre economia e benessere per numerosi territori montani destinati altrimenti all’abbandono e allo spopolamento.

A colloquio con Rolando Galli, referente di ANEF per la Toscana, figlio e continuatore di uno dei coraggiosi amici del grande Zeno Colò che insieme al fuoriclasse del nostro sci avviarono l’iniziativa imprenditoriale per costruire l’ovovia del Monte Gomito, ancora oggi il fulcro del comprensorio dell’Abetone.

La rubrica Storyland curata dal Ce.Do.S.T.AF (Centro Documentale per la Storia dei Trasporti a Fune) e dedicata alla «riscoperta» di alcuni storici e pioneristici impianti a fune del passato, ospita in questo numero una dettagliata ricostruzione delle fasi di progettazione e dei contenuti tecnici della funivia Campodolcino-Alpe Motta, la prima ad essere realizzata nella Valle Spluga. L’autore dell’articolo è l’ingegner Alessandro Cabella, socio del Ce.Do.S.T.AF.

Mountain Planet, la grande rassegna fieristica francese, è stata avviata nel 1974 e compie dunque 50. Quest’anno si svolge dal 16 al 18 aprile nei padiglioni di Alpexpo, il quartiere fieristico di Grenoble, la città che ha ospitato le Olimpiadi Invernali del 1968. Proprio da quell’indimenticabile evento sportivo era nata l’idea di organizzare un’occasione di incontro tra gli operatori professionali della montagna che oggi è diventato un appuntamento imperdibile di respiro internazionale per attivare relazioni e concludere scambi commerciali. Con un grande servizio diviso in due «capitoli» «pM» presenta questa edizione della fiera e poi lascia spazio ad una carrellata di molti dei marchi e delle aziende che saranno presenti come espositori tra gli stands dell’Alpexpo.

È già passato un po’ di tempo ma è il caso di ricordare ancora il successo che Prowinter ha ottenuto anche quest’anno. Per l’edizione numero 24 che si è tenuta in gennaio, la fiera B2B di Bolzano ha confermato quanto sia stata felice la scelta di spostare la sua data di svolgimento nel pieno della stagione allargando la sua presa d’interesse sul mercato dell’attrezzatura e del retail, esaltato quest’anno dalle prove libere organizzate dal Pool Sci Italia, ma senza dimenticare l’interesse originario per il mondo e l’attività del noleggio.

Ampio spazio, su questo numero di «pM», ad alcuni comprensori alpini che, per ragioni diverse tra loro, hanno meritato una attenzione particolare

  • VIA LATTEA- Incontro con l’ingegner Giovanni Brasso che continua a guidare la società Sestrieres SpA anche dopo aver venduto l’intero pacchetto azionario al fondo iCON Infrastructure Partners. «Siamo di fronte ad una realtà, il cambiamento climatico, che non si può nascondere ma che può essere affrontata con politiche di gestione intelligenti e con investimenti mirati, senza disperdere inutilmente risorse ma concentrandole alle quote e sui versanti che potranno garantire la continuità del nostro lavoro»
  • COLERE – Nel cuore delle Alpi Orobiche, al cospetto della Presolana, la storica stazione sciistica della Val di Scalve stava soccombendo fino al fallimento sotto il peso di troppe arretratezze e di una crisi che sembrava irreversibile. Poi l’entusiasmo di una coraggiosa iniziativa privata ha incontrato anche supporto pubblico in Regione Lombardia per investire su un progetto di radicale rigenerazione che adesso punta sul futuro.
  • VAL DI FASSA/CAREZZA – Nato nel 1984, il Consorzio Impianti a Fune Fassa-Carezza riunisce le società di impianti del territorio della Val di Fassa e della zona di Carezza: SITC Società Incremento Turistico Canazei, la cui storia prende il via nel lontano 1947, Buffaure, Ciampac, Pordoi, Catinaccio e Carezza. L’attuale consorzio è la naturale evoluzione dell’associazione costituitasi nel 1974 in concomitanza con Dolomiti Superski, di cui fa parte fin dalla sua fondazione.
  • KRONPLATZ – Compie 50 anni il consorzio di Plan de Corones. Era il 1974 quando, nella scia della geniale iniziativa del Dolomiti Superski, si dava vita alla collaborazione tra le diverse società che avevano da tempo iniziato a svolgere attività impiantistica sui versanti del «panettone» che domina Brunico e la Val Pusteria. Da allora, anno dopo anno, il consorzio ha costruito una grande offerta di sciabilità e una forte immagine unitaria, senza mai perdere di vista lo sviluppo che le singole società hanno interpretato con il continuo aggiornamento degli impianti e diverse iniziative di consolidamento.

Dall’ultima edizione dello studio curato dall’Ufficio Funivie dall’Istituto Provinciale di statistica della Provincia di Bolzano ricaviamo i dati che registrano l’andamento del comparto economico degli impianti a fune nella Provincia autonoma di Bolzano dal 1994 (introduzione del bilancio unificato europeo) fino all’anno solare 2021, quando è cominciata la ripresa dell’attività dopo «il blocco» imposto dalla pandemia.

Nella galleria delle aziende produttrici di impianti, tecnologie, macchine e attrezzature per la gestione dell’area sciabile ci sono diverse presenze e altrettante novità:
LEITNER – Con ben nove nuovi impianti, il marchio di Vipiteno si conferma protagonista nel processo di sviluppo degli sport invernali nell’Europa orientale. I progetti in Slovenia, Bosnia, Polonia e Bulgaria comportano un significativo aumento della qualità dei trasporti, favorendo al contempo anche il lancio turistico DOPPELMAYR – In Val Senales lo storico impianto che nel 1975 aveva collegato il fondovalle con il ghiacciaio è stato completamente rinnovato, praticamente rifatto. Come quasi cinquant’anni fa, la nuova funivia Maso Corto-Grawand è stata realizzata dall’azienda austriaca di Wolfurt con una dotazione di tecnologie aggiornate ai tempi.
TECHNOALPIN – Un innevamento efficiente è il principale obiettivo del lavoro di sviluppo condotto dall’azienda di Bolzano nel settore dell’innevamento tecnico. Per raggiungerlo, oltre al perfezionamento dei generatori di neve, è fondamentale anche una progettazione ottimale degli impianti, resa possibile grazie al consolidato know how pluriennale dell’azienda.
KÄSSBOHRER – Intervista a Christof Peer, dal 27 marzo 2023 responsabile delle vendite, dell’assistenza e del marketing all’interno del consiglio di amministrazione dell’azienda di Laupheim che è diventata partner ufficiale di Fondazione Milano- Cortina 2026 per la battitura dei percorsi di gara dei prossimi Giochi invernali.
PRINOTH – A fianco del grande gruppo scandinavo proprietario di sei centri sciistici e in collaborazione con la municipalità di Stoccolma, il marchio di battipista del gruppo HTI è protagonista del progetto-pilota fortemente innovativo che vuole totalmente decarbonizzare la gestione del sito di Hammarbybacken grazie alle qualità dell’Husky E-Motion, il modello della flotta alimentato dall’energia elettrica.

«Servizi alla clientela»
SKADII – La piattaforma digitale prodotta da una società consociata del gruppo HTI ha ottenuto recentemente una affermazione di successo nella località tedesca di Söllereck dove, grazie ad una fruttuosa collaborazione con Skidata, si è ottenuta una gestione totalmente integrata di tutte le componenti operative utili al funzionamento della skiarea.
EEI – La società Equipaggiamenti Elettronici Industriali di Vicenza dal 1978 progetta e realizza equipaggiamenti elettronici per impianti a fune. Ecco le ultime novità della sua produzione.
BLUECIME – La società francese ha messo a punto un sistema integrato che utilizza l’intelligenza artificiale e uno speciale algoritmo per verificare la corretta chiusura della barra di sicurezza sulle seggiovie, segnalando eventuali anomalie e consentendo ai gestori la possibilità di un pronto intervento. È già operativo anche il sistema gemello dedicato alle telecabine.
SUNKID – L’azienda austriaca di Imst ha consegnato al centro sciistico di Hochzillertal Kaltenbach il nastro trasportatore che porta alla rotonda cifra record di 4.000 il numero degli impianti realizzati in tutto il mondo da quando, nel 1996, è stato inventato questo prodotto che ha cambiato la mobilità nelle località, utilizzato da milioni di sciatori principianti in inverno e importante mezzo di spostamento anche per il turismo estivo.

GEA, L’azienda di Langhirano (Parma) guidata da Giovanna Della Cagnoletta e Matteo Pulli, sta vivendo un crescente successo in Italia e all’estero nel settore delle installazioni ludiche proponendo soluzioni originali per le località di montagna e per le piste da sci. Da oltre vent’anni la produzione, che si articola in una vastissima gamma di possibilità, è ispirata dalla creatività e dall’innovazione, in costante sintonia con le esigenze della committenza.

Neveplast, l’azienda bergamasca leader nel settore delle piste da sci artificiali, in Romania ha partecipato alla realizzazione l’Aprilia Park, un polo di attrazione turistica nella contea di Gorj dove è nato un «centro» per praticare lo sci da discesa durante tutto l’arco dell’anno, attrezzato con un nastro trasportatore per la risalita e completato da tre percorsi per il tubing. La pista per lo sci è lunga circa 300 metri su un’area sciabile di 7.000 metri quadrati e costituisce un’opzione di intrattenimento unica per i turisti ma anche una palestra di allenamento per gli atleti.

Attraverso i report dei suoi campioni di indagine, il rapporto previsionale per la stagione 2023/24 dell’Osservatorio Italiano del Turismo Montano aveva individuato una serie di tendenze nel mercato dell’ospitalità e dell’accoglienza, nelle attese e nei comportamenti del «popolo» del turismo bianco per quanto riguarda le scelte per vivere al meglio la propria passione. È interessante recuperare quelle indicazioni per verificarle e vedere se alla fine di questa stagione certe previsioni saranno confermate.

Nel suo Osservatorio Legale, l’avvocato-maestro di sci Marco Del Zotto si occupa di un caso particolare, relativo alla gestione di uno snowpark. A seguito di una causa intentata da uno snowboarder e finita in Corte di Cassazione, vediamo infatti di trattare un tema che viene generalmente trascurato rispetto alle problematiche giuridiche dello sci da discesa su piste battute. Gli snowpark sono aree delimitate e caratterizzate da percorsi dedicati con cui le stazioni invernali soddisfano la domanda dei cultori di salti e acrobazie aeree. Spesso sono date in gestione a società sportive terze. E spesso possono proporre situazioni di criticità e di contenzioso.