Turismo

Bariloche – Argentina

C’è chi la considera la Whistler Mountain d’Argentina, chi la avvicina a Sankt Moritz, regina dlele Alpi svizzere. Forse Bariloche è Bariloche e basta! Perché chi ha vissuto un’esperienza sul Cerro Cathedral ha impresso nel libro dei ricordi un’immagine indimenticabile. Intendiamoci, non è il Paradiso, ma certamente si distingue da qualsiasi altra località turistica invernale soprattutto nelle piccole cose. Ha un ottimo comprensorio sciistico, vario, per ogni livello tecnico, ma non è gigantesco come Whistler. La via centrale illumina la voglia di un acquisto eccellente, ma non parliamo dei negozi di altissima moda, di gioiellerie luccianti d’oro o di alberghi a mille stelle come capita a Sankt Moritz. Nelle sue dimensioni tutto sommato contenute, nei suoi negozi esclusivi e negli hotel di alta qualità, Bariloche sa mantenere il proprio carattere e uno stile che si adatta come un abito perfetto allo sciatore di stile. Non siamo a Las Lenas (sciatore super tecnico), non siamo a Ushuaia (sciatore avventuroso). Siamo, innanzitutto, nel cuore della storia dello sci argentino, che risale ancor prima della grande guerra. Il paese di San Carlos de Bariloche, che si appoggia sulle sponde del lago Nahel Huapi, è sovrastato da vette aguzze di grande suggestione, che ricordano le guglie di una cattedrale. Ecco perché Cerro Catedral! Siamo immersi in uno dei parchi nazionali più belli del paese, nel distretto dei laghi. Il Cerro Catedral, rispetto alle Alpi europee o alle alte catene del Nord America, non supera i 2.050 metri di altezza, ed offre un dislivello di piste di circa mille metri. Il comprensorio sciistico propone circa 50 discese per un totale di 67 km di piste. Ce n’è per tutti i livelli: principianti (15%), intermedi (60%), avanzati (20%) ed esperti (5%). Gli impianti di risalita sono di ultima generazione ed hanno una capacità oraria di 20 mila sciatori l’ora grazie a una seggiovia a sei posti (Sextuple Espress), una quadrupla, dieci doppie e numerosi skilift. Le seggiovie sono tutte dotate di copertura per un perfetto riparo dal vento. Ecco, questo particolare è da tenere conto: molto spesso la zona è colpita dal vento. L’innevamento artificiale copre solo poche piste con i suoi 5 cannoni. Per i riders dello snowboard c’è l’opportunità di sfruttare lo snowpark nel centro del paese, dove spesso si organizzano gare sull’half pipe anche di carattere internazionale. Moltissimi amanti della tavola, ai quali si uniscono diversi sciatori amanti dell’avventura, sfruttano l’heliski nelle zone del Paredones, Portezuelo e del Van Tiber. Ovviamente la stazione offre scuole di sci (5) e snowboard di alta classe tecnica e con esperienza internazionale. Il paese è tutto da vivere. Hotel a 5 stelle o di classe inferiore. Non si corre mai il rischio di trovare alloggi di scarsa qualità, perché ci si trova in un’oasi turistica, dove lo sciatore è l’unica risorsa locale per cui viene trattato con molta allegria e professionalità. Ci sono centri commerciali di media dimensione, negozi di qualche griffe, rental ski e snowboard, e tantissimi locali tra ristoranti, pub, bar e locali notturni, compreso il casinò. 

Tra i 5 stelle più rinomati si distinguono il Villa Huinid e Lodge (www.villahuinid.com. ar) , l’Edelweiss (www.edelweiss.com), il Design Suites Bariloche (www.designsuites.com), il Panamericano (www.panamericanobariloche.com). Chi vuole immergersi nel centro della città di San Carlos puà optare per il Villa Sofia Resort & Spa (www.villasofiabariloche.com.ar). A Bariloche si mangia tanto e bene. Che cosa? Sicuramente le bistecche argentine, famose in tutto il mondo. El Boliche de Alberto è un maestro in questo. Ha 4 ristoranti, quello in centro si dedica ad ogni tipo di pasta. I local amano dedicarsi a cucinare la carne alla brace con una tecnica tutta particolare. Alla domenica tutto ruota attorno a questo rito: tutti fuori attorno al fuoco e alla brace e via con la festa! Allegria sembra essere la parola d’ordine. Anche per questo Bariloche non è il posto giusto per gli agonisti. C’è l’high society dell’Argentina che non scia per forza. La vita notturna non manca, ma in quanto a divertimento sembra che non vi sia una linea di confine tra il giorno e la notte. 

LA  STORIA
Ski resort: San Carlos de Bariloche è una cittadina di medie dimensioni con quasi 90 mila abitanti, nella provincia del Rio Negro, nella Patagonia nord-occidentale, dove nascono le Ande. E’ il centro più grande del grande distretto dei laghi. Nasce infatti, sulle sponde del lago Nahuel Huapi circondato dai monti Tronador, Cerro Catedral e Cerro Lòpez. Il nome Bariloche deriva dal termine Mapuche Vuriloche, ovvero «popolo che abita dietro la montagna». Il passo Vuriloche era utilizzato dai Mapuche per attraversare le Ande. Fondata da austriaci, tedesci e dagli italiani della provincia di Belluno intorno al 1895, prende il proprio nome da Carlos Wiederhold, un commerciante che aprì un piccolo negozio in prossimità dell’attuale centro cittadino dopo aver attraversato le Ande dal Cile. Nelle lettere indirizzate a lui, veniva chiamato erroneamente San Carlos invece che Don Carlos, il che spiega il motivo per cui la città fu chiamata San Carlos de Bariloche. La città è inserita in un paesaggio dal tipico aspetto alpino. Bariloche fu fondata ufficialmente il 3 maggio del 1902, tramite un decreto del ramo esecutivo del Governo Nazionale. Nel 1909 vi erano 1.250 abitanti, il telegrafo, l’ufficio postale, e una strada che collegava la città con Neuquén. Il commercio, tuttavia, continuò a dipendere dal Cile fino alla costruzione della ferrovia nel 1934. Tra il 1935 e il 1940, il Direttivo dei Parchi Nazionali portò avanti una serie di opere urbanistiche, conferendo alla città la propria caratteristica bellezza.

CONTATTI

 
San Carlos de Bariloche
Street: Frey and Av. 12 de Octubre.
Telf.: 423188, 423189. 
 
Web Site: 
 
La stazione apre il 18 giugno e chiude il 10 ottobre
 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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