Bozza nuovo DPCM, lo stop allo sci dura (almeno) fino al 15 febbraio. Questo è quanto trapela dalle nuove disposizioni in vigore dal 16 gennaio fino al 5 marzo.
Il Ministero della Salute venerdì stabilirà, in base ai dati, i «colori» delle regioni. Le soglie di accesso RT scendono a 1 per arancione e a 1,25 per rossa. Ma si va in arancione anche semplicemente con rischio alto sulla base dei “21 criteri”.
Questo non significa che il giallo consentirà di uscire dalla propria regione. Il divieto rimarrà! Questo significa che gli impianti potranno anche riaprire, a discrezione poi delle società impianti, ma solo per i locals.
Precisiamo, è stato deciso che fino al 15 febbraio rimarranno chiusi, ma non significa che potranno riaprire il 16!
E questa decisione di fatto, decreta la fine della stagione. È difficile credere che qualche impianto aprirà così in là, sempre che sia data tale possibilità.
Già alcune stazioni si erano date il limite del 1° febbraio. Ma anche se non fosse così, l’andazzo è abbastanza chiaro. Il 15 febbraio si dirà che fino al 15 marzo…
D’altra parte non ci sono novità nemmeno per tanti altri settori. Resteranno infatti ancora chiuse palestre e piscine, così come i cinema.
Un’ultima precisazione, la bozza del Dpcm è attualmente in discussione in consiglio dei ministri, ma non può che peggiorare!.
In tutto questo il CTS martedì scorso ha rinviato il dossier alla riunione di venerdì. Dunque il governo ha preso la decisione senza conoscere il parere tecnico degli scienziati!
Per l’economia della montagna questa è una “mazzata” senza precedenti. Se non interverranno ristori consistenti la situazione critica diventerà tragica per molti lavoratori e strutture. Non siamo così convinti che proprio tutti a Roma se ne siano resi conto.
bozza nuovo dpcm lo stop
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