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Debutta la pista “Salvan”al Baffaure, ma occhio alla bragostena

Debutta la pista “Salvan”al Baffaure, ma occhio alla bragostena.
Tremate, tremate, le streghe sono tornate! Anzi no, in questo caso non si parla proprio di streghe ma di Bregostane. Ovvero, le mitiche figure delle leggende ladine,. Che sono generalmente descritte come brutte, cattive e coperte di peli, pronte ad attaccare chiunque avesse la sfortuna di incontrarle.

Una di queste, in formato gigante, è apparsa da qualche giorno lungo le piste della skiarea del Buffaure,

nel comune di Sen Jàn (Pozza di Fassa), in Val di Fassa, pronta ad accompagnare gli sciatori per tutta la stagione invernale e non solo.

Realizzata in materiale naturale di recupero, tra cui il legno degli alberi abbattuti dal passaggio della tempesta Vaia, e perfettamente integrata nel paesaggio circostante, è firmata dall’artista Francesco Franz Avancini. E sarà solo la prima di una serie di opere dedicate ai simboli della vita in montagna e della cultura popolare di questi luoghi. Che prenderanno vita a partire dalla prossima estate.

Un progetto teso alla valorizzazione di questa meravigliosa località. Che offre l’opportunità di sciare con una vista magnifica sulle più belle cime dolomitiche. Ovvero, tra Sassolungo, Sassopiatto, Catinaccio, Gruppo del Sella e Marmolada.

A disposizione degli amanti della neve, la nuovissima pista azzurra “Salvan”, dedicata al leggendario e curioso personaggio dalla lunga barba che vive i boschi e i fiumi del Buffaure; diverse piste rosse, tra cui la apprezzatissima “Panorama”, oggi dotata anche di un nuovo “fun slope”; e la temeraria “Vulcano”, che vanta picchi di pendenza del 38% e un dislivello totale di 566 metri, per un momento di pura adrenalina.

Non solo. Il circuito è collegato a oltre 1.200 km di piste ed è la prima porta di accesso trentina al Sellaronda (e quindi a Val Gardena, Alpe di Siusi, Val Badia ed Arabba).

Dotato di un campo scuola a monte, ricco di giochi per consentire ai più piccoli di imparare divertendosi, offre una serie di corsi di diverso livello tecnico e per diversi target di età. Dai 5 anni in su, con strutture coibentate per riparo e il ristoro.

A disposizione degli sciatori gourmet, inoltre, ben 4 rifugi che garantiscono piacevoli pause enogastronomiche con le migliori specialità della cucina locale e momenti di relax: Al Zedron, La Bolp, Rifugio Buffaure, con 2 camere tradizionali, e Baita Cuz, dotato di 7 camere panoramiche recentemente rinnovate per un esclusivo pernottamento in quota.

Scendendo con gli sci a Pozza, inoltre, meritevoli di una sosta culinaria anche il Ristorante Soldanella e il Dolomiten Geyser, perfetto anche come après ski.

La skiarea, aperta dal prossimo 4 dicembre e fino al 10 aprile 2022, è raggiungibile con la telecabina Pozza-Buffaure, che in 8 minuti accompagna gli ospiti fino a 2.000 metri di altitudine.

Attraverso gli altri impianti, oltre al circuito Sellaronda, è possibile accedere al Ciampac e alla skiarea di Canazei.

Il parcheggio a valle è gratuito. Ed è presente un pratico deposito riscaldato in cui lasciare la propria attrezzatura al termine della giornata sulla neve. Servizio utilissimo per ritrovarla completamente asciutta il giorno successivo. E vivere una nuova indimenticabile esperienza in tutta comodità.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).