Turismo

Gli impiantisti francesi spingono per una riapertura immediata

Dopodomani è il grande giorno di speranza per gli impiantisti francesi che spingono per un’apertura immediata. Il Governo aveva infatti dato un appuntamento per il 7 riguardo a tale decisione.

Sembra comunque davvero improbabile che il 7 sarà concesso il via libera. E proprio per questo la DSF, la Domanines Skiables de France, la Anef francese tanto per intenderci, inizia a spazientirsi.

Sale alto il lamento per il fatto che a 48 ore dalla data inizialmente accennata per la riapertura delle località montane, ancora non trapeli alcuna notizia dal Governo.

Il tempo delle indecisioni è finito, bisogna passare all’azione” dicono gli impiantisti cugini”

La chiusura degli impianti di risalita ha comportato un calo dell’80% dell’attività economica delle località montane durante le vacanze natalizie.

E la DSF chiede che le prime autorizzazioni di apertura vengano rilasciate “Fin da ora, a seconda della situazione sanitaria di ogni regione”.

Da Parigi i segnali però non buttano bene. È infatti già trapelato, ad esempio, che le attività culturali difficilmente riprenderanno il 7 gennaio, come inizialmente sperato.

Per DSF lo sci non è un’attività rischiosa dal punto di vista della salute, in quanto esistono protocolli efficaci, capaci di tutelare la sicurezza di tutti.

Con la fine delle vacanze scolastiche, gli appassionati di sci sono per lo più della regione, mentre i tassi di ospedalizzazione e di circolazione del virus sono a livelli “compatibili” con una riapertura, sostiene l’associazione.

Alexandre Maulin, presidente di DSF, commenta così: “È ora che il governo guardi in modo obiettivo alla questione e rispetti la parola data per l’apertura il 7 gennaio. Perché non c’è più alcuna giustificazione per vietare un’attività che si svolge all’aria aperta e con adeguati protocolli sanitari».

Ricordiamo che il Governo francese aveva comunque accolto attorno a un tavolo i rappresentanti di tutte le categorie della montagna. Assicurando loro, come prima cosa, i ristori.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).