Turismo

I week end sulla neve più costosi in 5 località top italiane

I week end sulla neve più costosi in 5 località top italiane.
Generalmente proponiamo diversi articoli per informare riguardo a opportunità di vacanza super scontate, che si tratti di week end o di settimana bianca. Questa volta usciamo, come dire, fuori pista. Ci siamo fatti rapire dalla pura curiosità per scoprire qual è il limite di spesa ma nella direzione opposta, ovvero quanto può costare un soggiorno in alcune località top italiane, avendo la possibilità di darsi al lusso più sfrenato. Allora chiudiamo gli occhi e immaginiamo di poter disporre di qualsiasi cifra per soddisfare la nostra passione!

Dunque, quanto si può arrivare a spendere per un fine settimana in cinque tra le località italiane più gettonate dell’arco alpino? Abbiamo ipotizzato una famiglia composta da genitori e un figlio di 10 anni per due notti nelle prime settimane di febbraio. Da considerare che è abbastanza complicato fare una stima di prezzo per i ristoranti dove a fare la netta differenza è quasi sempre il vino che può far alzare l’asticella fin quasi all’infinito!

Partiamo dalla località considerata universalmente più glamour: Cortina. Qui non c’è che l’imbarazzo della scelta. Abbiamo optato per il Rosapetra, una struttura a 5 stelle interamente arredata in legno. La suite presidenziale ha una superficie di 55 metri quadrati con ampia zona soggiorno e vasca idromassaggio.  Sulla terrazza è possibile prendere il sole con vista sulle montagne senza timore che la privacy venga meno.

Le due notti costano 7.366 euro con la prima colazione inclusa. Per le cene nulla è più esclusivo del Ristorante Alajmo Cortina all’interno dello storico locale El Toulà. Aperto nel mese di dicembre è guidato dallo chef Mattia Barni, nel gruppo Alajmo dal 2014 con esperienza nel tre stelle Michelin Le Calandre. Il pranzo d’inaugurazione, con finalità benefica, aveva un costo di 750 euro a coperto. È molto richiesto il “percorso” a scelta per due persone con champagne incluso a 520 euro. Per una cena, per così dire, tradizionale, si spendono circa 90 euro.

Per lo shopping da Franz Kraler in Corso Italia (numero 78 per l’uomo e 107 per la donna) si possono trovare tutti i migliori brand della moda.

Ci spostiamo di qualche chilometro e raggiungiamo l’Alta Badia. Anche in questo caso non facile scegliere visto che da sempre la località punta dritta sull’offerta di qualità. Non è un caso che qui si trovi la più ricca concentrazione di ristoranti stellati dell’arco alpino.

A Colfosco troviamo l’Hotel Cappella, un cinque stelle di recente ristrutturazione che seduce con i straordinari interni curati in ogni dettaglio e una confortevole atmosfera di benessere. La Suite Cappella conta una superficie di 88 metri quadrati disposti su due piani. Il soggiorno ha il caminetto effetto fuoco, mentre nel bagno al piano superiore si trova la sauna a vapore biologica. Due notti con prima colazione costano 2381 euro.

Per la cena non può mancare la visita al St Hubertus a San Cassiano, tre stelle Michelin che da marzo verrà completamente ristrutturato. È abastanza complicato fare una stima di prezzo per questa tipologia di ristoranti. Però abbiamo intercettato la degustazione “Cook the mountain” a 320 euro, bevande escluse.

Una cena con i piatti creati da Norbert Niederkofler è un’esperienza indimenticabile. Il prezzo medio si aggira sulle 200 euro a persona, bevande escluse! In questo caso, piuttosto che dedicarsi allo shopping, non perdetevi una visita con degustazione alla Mahatma Wine Cellar, all’interno dell’Hotel La Perla di Corvara. Qui sono custodite oltre trentamila bottiglie di vini strepitosi. ne abbiamo scelto uno senza esagerare: Ca’ del Bosco Franciacorta “Cuvée Annamaria Clementi” a 259 euro.

E per la sosta di mezzogiorno? beh, qui c’è l’imbarazzo della scelta. Rifugio Col Pradat, Edelweiss, Jimmy, Las Vegas Lodge, il Moritzino il cui prezzo medio per un lunch di tutto rispetto va da 50 euro in sù.

In Trentino il “place to be” è Madonna di Campiglio. L’Hotel Hermitage è un classico del paese ma, da sito, non accetta prenotazioni per meno di quattro notti se comprendono il weekend. Spostandosi qualche chilometro prima, a Pinzolo, il resort Le Fay.

La family suite di 92 metri quadrati è la soluzione perfetta per una vacanza con i figli. Dispone di terrazza, è bioclimatizzata con caminetto elettrico e diffusore sound bluetooth Bose. Il pacchetto benessere I profumi del Bosco costa 3.080 euro per le due notti con prima colazione a buffet.

Il ristorante Alfiero è meta immancabile durante il soggiorno a Campiglio. Non un ristorante “pettinato” bensì un locale raffianto dove la gentilezza completa piatti che ripropongono la cucina della tradizione nati da materie prime di qualità. Prezzo medio, 60 euro a persona, bevande escluse  Per lo shopping altro posto immancabile: Lorenzetti dove si trovano le firme più prestigiose di abbigliamento, calzature e accessori.

Spostandosi verso Ovest facciamo tappa a Livigno. Da sempre destinazione ideale per lo shopping annovera numerosi negozi con le migliori marche della moda internazionale da visitare accompagnati da un personal shopper.

Via Plane 5 è sicuramente uno dei punti di passaggio immancabili durante gli acquisti. La Dimora degli Dei è un hotel meraviglioso ma, se volete essere nel cuore di Livigno il posto più esclusivo è l’Hotel Sonne, Eco Hotel certificato Casa Clima Classe A+. Qui il legno di quercia e il pino cembro, la pietra naturale e i tessuti in loden sono la cornice di un ambiente caldo e familiare. La Panoramic Suite offre servizi esclusivi in 45 metri quadrati con impagabile vista sulle Alpi Retiche a 1804 euro. Al ristorante Peršéf lo chef Attilio Galli crea un racconto basato sullo studio e sviluppo di tecniche, che valorizzano il prodotto e le materie prime locali con un’influenza orientale. Il prezzo medio è di 80 euro a persona!

Quinta meta del nostro viaggio immaginario Courmayeur. Anche in questo caso i cinque stelle non mancano, ma il più centrale in assoluto è il Grand Hotel Royal e Golf propri in via Roma. La Suite Vista Mont Crammont ha due ambienti separati in 50 metri quadrati con doppi servizi.

Le due notti con prima colazione costano 2622 euro ma con 320 euro in più potete scegliere la mezza pensione nel ristorante dell’hotel, uno dei migliori del paese.

Se invece preferite fare due passi (sino al civico 122), raggiungerete il ristorante Cadran Solaire della famiglia Garin, nota per aver fondato L’Auberge de La Maison di Entrèves. L’ambiente è un susseguirsi di stanze dove pietra e legno di uniscono creando un tipico ambiente alpino nel quale gustare i piatti della tradizione. Qui siamo sui 90 euro a persona, naturalmente bevande escluse.

La via Roma è un susseguirsi di negozi tra i quali non bisogna perdere Guichardaz dove trovare le migliori marche. Per concludere la giornata, o se siete sulle piste, non dimenticate un passaggio al Super G: avete mai visto un “rifugio” dove tra le portate non esistono polenta e birra? Eccolo! Qui la bevanda tipica è lo Champagne!

A tutto questo, ovviamente, bisogna aggiungere i costi fissi che sono però uguali per tutti skipass, eventualmente del noleggio dell’attrezzatura se non si dispone della propria e le lezioni di sci. Da non dimenticare il viaggio. Se ci si può permettere un lusso del genere si può anche immaginare di poter raggiungere la località con automobili “a tre cifre” che prevedono un certo consumo di carburante, più autostrada.

Questa è una panoramica molto generale e quello che per la maggior parte degli appassionati può sembrare una vera follia, possiamo assicurare che molte di queste strutture registrano il tutto esaurito! Vi lasciamo con una promessa, il prossimo articolo del genere virerà dalla parte opposta: come frequentare le località top del panorama sciistico italiano spendendo il meno possibile! week end neve più costosi week end neve più costosi week end neve più costosi week end neve più costosi

About the author

Andrea Ronchi

Andrea Ronchi è milanese di nascita e di cuore, rigorosamente a strisce rossonere. Ama lo sport in generale e da ragazzo si è cimentato in diverse discipline. Discreto tennista e giocatore di pallone, è rimasto folgorato dalle palline con le fossette in tarda età, o meglio, troppo tardi per ambire a farne una carriera ma sufficientemente presto per poter provare il brivido e la tensione dell’handicap a una cifra. La passione lo ha portato a fare del golf un lavoro e oggi, oltre a essere nel corpo di redazione della rivista Golf & Turismo, è prima firma di Quotidiano Sportivo e ospite fisso nella trasmissione televisiva Buca 9. Quando la neve copre i fairway prende gli sci, sua altra grande passione, e gira per le Alpi “costretto” dal suo ruolo di responsabile del turismo per la Rivista Sciare. È un duro lavoro, ma qualcuno le deve pur fare...

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