Turismo

Il Mottolino cambia faccia e diventerà un centro polifunzionale

Con l’opportunità dei Giochi Olimpici Milano-Cortina 2026 il Mottolino di Livigno stravolge, migliorandola, la stazione di partenza della cabinovia. La località valtellinese sarà epicentro di tutte le discipline freeski che la terranno nel cuore dei Giochi per oltre due settimane. Sappiamo come spesso i grandi eventi siano propulsori per cambiamenti. Con il Giro d’Italia si sistemano le strade, mentre le gare di sci sono spesso occasione per migliorare piste e tecnologia ad essa applicata.

Così al Mottolino, stazione già all’avanguardia nel cuore di Livigno, hanno deciso che fosse giunto il momento di fare un ulteriore salto di qualità mettendo mano alla stazione di partenza degli impianti di risalita. Una rinfrescata ai muri? Non scherziamo! Un nuovo vestito esterno per cambiare il percepito dei turisti? Neanche per sogno!

Proprio la parola sogno è quella che guida Marco Rocca, AD di Mottolino: «Qualche anno fa con mio fratello Davide sognavamo facendo delle ipotesi su come avremmo voluto diventasse la nostra stazione. Quell’idea è rimasta nel cassetto e ora è giunto il momento di tirarla fuori». Ebbene, la stazione di partenza viene completamente stravolta. Attenzione, non parliamo solamente della struttura bensì del concetto.

Il Mottolino che verrà

Un punto di riferimento e di ritrovo per tutta la comunità. Ecco cosa sarà l’area di accesso alle cabine. Una struttura costruita su diversi piani che accoglierà un grande centro per la vendita e il noleggio dell’attrezzatura, sci e bici, ma anche di tutto l’abbigliamento che costituisce la linea della M cerchiata. Saranno presenti ovviamente l’area biglietteria e gli uffici della società. Ma non è tutto. Il complesso ospiterà ben due ristoranti, affidati alla sapiente mano di Siria Fedrigucci, moglie di Marco, che avranno un’identità ben definita: stiloso e aperto a tutti il primo e più riservato il secondo. Comune denominatore prodotti di qualità assoluta, non solo a chilometri zero, che verranno preparati rivisitando ricette tipiche.

Ma non è tutto. Il complesso avrà un’area dedicata al co-working. Di cosa si tratta? Beh, che siate un libero professionista, abbiate un’azienda che decida di fare viaggi incentive a Livigno o voglia presentare i propri prodotti, o un turista in vacanza nella località valtellinese, quest’area è al vostro servizio. Connessione velocissima, postazioni co-sharing, sale riunioni modulabili e tutti gli strumenti per presentazioni. Insomma se proprio bisogna lavorare lo si potrà fare con servizi al top e un panorama mozzafiato.

E se di lavorare proprio non abbiamo voglia ma la nostra vacanza vuole essere divertimento allo stato puro? Nessun problema, anzi, Mottolino è “the place to be”. Un’intera area dedicata al gioco con simulatori di ultimissima generazione e ogni strumento dedicato allo svago si possa desiderare.

Mottolino, ma quando verrà?

Un progetto ambizioso, unico in Europa e che prevede una buona dose di coraggio. Qualcuno ha sentito parlare di crisi o difficoltà negli ultimi mesi? Tutti noi. Ci sono aziende che pensano al sopravvivere, altre che dicono che ci sarà la ripresa e alcune, tra le quali quella guidata da Rocca, che la ripresa se la creano. Investimenti e spinta verso l’alto all’insegna della qualità. «Voglio che le persone che lavorano per me siano contente e trovino un ambiente sereno. Se la gente è felice del lavoro che svolge lo farà più volentieri e con passione» questo il mantra di Marco Rocca. I lavori sono già iniziati. Le ruspe stanno spianando e demolendo parte del vecchio edificio. La stagione dell’edilizia a Livigno non è lunghissima meglio iniziare subito anche perché il 2026 non è lontano. Quando prevedete di terminare, ho chiesto a Marco. «Il 20 dicembre 2021 vogliamo inaugurare» mi ha risposto. Follia? Forse, però i folli sono quelli che cambiano il mondo…

About the author

Andrea Ronchi

Andrea Ronchi è milanese di nascita e di cuore, rigorosamente a strisce rossonere. Ama lo sport in generale e da ragazzo si è cimentato in diverse discipline. Discreto tennista e giocatore di pallone, è rimasto folgorato dalle palline con le fossette in tarda età, o meglio, troppo tardi per ambire a farne una carriera ma sufficientemente presto per poter provare il brivido e la tensione dell’handicap a una cifra. La passione lo ha portato a fare del golf un lavoro e oggi, oltre a essere nel corpo di redazione della rivista Golf & Turismo, è prima firma di Quotidiano Sportivo e ospite fisso nella trasmissione televisiva Buca 9. Quando la neve copre i fairway prende gli sci, sua altra grande passione, e gira per le Alpi “costretto” dal suo ruolo di responsabile del turismo per la Rivista Sciare. È un duro lavoro, ma qualcuno le deve pur fare...