Turismo

La sciata su Roma

Il “Pensiero di un maestro di sci” di oggi si intitola: “La sciata su Roma”.

Da ieri sera, per questa stagione, il mondo della montagna ha finito di esistere. L’ennesimo rinvio delle aperture degli impianti al prossimo 5 marzo (che non ci sarà) ha scatenato le proteste di tutti gli addetti ai lavori, che giustamente gridano all’ennesima ingiustizia perpetrata ai danni della montagna. Un’imboscata infame.

Che non merita neppure di essere commentata. Merita ben altro. Andare tutti compatti a Roma e farsi sentire.

Immediatamente dopo la decisione del ministro Speranza sono apparsi i comunicati stampa e le dichiarazioni del Presidente del Collegio Nazionale Maestri di Sci Beppe Cuc, dell’AMSI Maurizio Bonelli, e dell’Anef Valeria Ghezzi. Tutti concordi nel parlare di una situazione umiliante, “di un tira e molla insostenibile”.

Allo sdegno si sono aggiunti i neo ministri Giancarlo Giorgetti e Massimo Garavaglia, oltre ai Governatori di Lombardia, Piemonte e Veneto, che hanno stigmatizzato questa ordinanza “dell’ultimo momento“.

Si è fatto sentire pure il Presidente della FISI, Flavio Roda, da Cortina.
Dire ma anche fare. Iniziando dai ristori: tutti i politici dicono che arriveranno subito e saranno ancora di più dei previsti quattro miliardi e mezzo di euro.

Occorre “la sciata su Roma“, andare fin sotto il Parlamento per farsi ascoltare e ottenere quei giusti riconoscimenti che ci spettano e ci sono dovuti. Ieri sera, ospite da Fabio Fazio a “che tempo che fa”, il professor Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza ha testualmente dichiarato: “Già da ottobre si sapeva che gli impianti sciistici non avrebbero aperto“.

Se così fosse chi sapeva e perché ha taciuto? Perché si sono allora create false aspettative?

Non facciamoci dunque nuove illusioni per il 5 marzo, tanto comunque la stagione per quella data è finita. Il ministro Speranza (e ne ignoro il motivo) ha in odio la montagna.

E non occorre essere dei geni per capirlo. È normale permettere a un ministro di firmare la sera prima un decreto che di colpo annulla tutti i nostri sforzi per la riapertura?

Qualcuno dovrà pur fare un “mea culpa”. In molti hanno proposto una manifestazione di protesta a favore della montagna durante questi Mondiali, altri propongono le piazze.

Una cosa è certa, con l’ultima decisione di Speranza di tenere ancora chiusi gli impianti, si è finalmente scoperchiato questo “vaso di Pandora”, facendo emergere l’assoluta inconsistenza a livello politico della montagna.

Qualcuno ha pure ipotizzato l’idea di aprire tutti gli impianti d’Italia come forma di protesta. Al Passo Penice stamattina sono scesi in pista maestri di sci e turisti, lo stesso è successo in valle Vigezzo, dove l’Amministratore Delegato della società impianti “Vigezzo & friends”, Luca Mantovani, ha dichiarato: “Venga il ministro Speranza a rimborsare gli skipass già venduti“.

A Livigno pullman e taxi si sono sostituti agli impianti. Insomma, l’insoddisfazione, per non dire di peggio, cresce, basta leggere i social per capire quale siano gli stati d’animo di chi vive in montagna e dei tanti appassionati di sci.

Da oggi ci si sente non solo “abbandonati”, ma neppure presi in considerazione. Se si perde una battaglia, qualche generale va cambiato prima di perdere la guerra.

Facciamolo alla svelta, mandando a casa gli incompetenti. Quale “letterina” scriveranno adesso gli “Assessori della Montagna” a Roma?

Walter Galli
P.S. Centri commerciali, metro e bus, come niente fosse. Il pericolo dei contagi viene soltanto dagli impianti. Da bravo, ministro Speranza, vallo a raccontare ad altri.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).