Turismo

Scio anch’io, no tu no!

Il “pensiero di un maestro di sci” di oggi si intitola: “Scio anch’io, no tu no!”

C’è entusiasmo e voglia di cominciare. A essere contenti per primi del risultato ottenuto sono gli “assessori della montagna”, che hanno scritto una lettera di ringraziamento al Ministro della Salute Roberto Speranza a proposito della prossima apertura degli impianti ai turisti prevista per il 18 gennaio.

Nel comunicato congiunto, ripreso da diverse testate e siti nazionali si legge.

Grazie al lavoro di squadra delle Regioni e delle Province autonome iniziato in Commissione Turismo abbiamo finalmente una data di apertura credibile e seria: il 18 gennaio.

Ora si può finalmente ripartire in sicurezza”.

La lettera poi prosegue. “Il Governo ha finalmente ascoltato le Regioni e le Province autonome, siamo soddisfatti della decisione del Ministro Speranza“.

Parole bene auguranti e di ringraziamento, che lasciano intravedere delle certezze. Quelle certezze di cui la montagna in questo momento ha assolutamente bisogno.

Certo è che le colorazioni delle Regioni, con le dovute restrizioni agli spostamenti, l’ISS (Istituto Superiore Sanità) che dice che questo lockdown “natalizio” dovrebbe proseguire o gli inviti di virologi rivolti al Governo a limitare ancora di più spostamenti e visite, non fanno certo presagire buone nuove per il turismo dello sci.

Già si vocifera di proibire nei fine settimana di gennaio tutti gli spostamenti. Questo indipendentemente dal colore della Regione, anche se si sta parlando, per le più virtuose, di “zone bianche”. O di una parentesi “gialla” per il ritorno a scuola.

Di fughe in avanti di notizie ormai siamo abituati, spesso però diventano… realtà.

Sempre nella lettera, a proposito del 18 gennaio… “Oltre all’approvazione del protocollo, per cui aspettiamo la definitiva validazione del CTS, avevamo chiesto una data certa per permettere all’intero mondo della montagna invernale di preparasi a dovere“.

Ragionamento, questo, che non fa una grinza, anche perché, come più volte detto, la (ri)partenza non è così automatica. Specialmente per alcune categorie. Come ad esempio quella degli impiantisti, che necessitano di molti lavoratori stagionali,. Lo stesso vale per gli alberghi e la ristorazione sulle piste.

Aspettiamo, come si legge nella lettera, anche il responso del CTS, in modo tale che per l’apertura, auspicata da qui a poche settimane, gli impianti possano mettere in atto tutti quegli “altri” eventuali protocolli di sicurezza richiesti dal Comitato.

Essere ottimisti di questi tempi certamente aiuta, ancora di più avere però una certezza, così da non essere costretti a “vivere alla giornata“, inseguendo ordinanze e aspettando ristori.

Ovviamente si spera che tutto vada per il meglio e che il 18 gennaio si possa ritornare a sciare, noi maestri a insegnare, così che “finalmente” tutto il comparto montagna possa nuovamente lavorare, con gli impianti aperti ai turisti, come avviene in Finlandia, Norvegia. Svezia, Spagna, Portogallo, Svizzera. Liechtenstein, Andorra, Bulgaria. Scozia e Austria (per residenti e in alcune situazioni anche per chi ha la seconda casa). Loro sì e noi no. Al momento è così!

Walter Galli
P.S. In un periodo in cui spesso la politica gioca a rimpiattino, diamo atto che Martina Cambiaghi (Lombardia), Fabrizio Ricca (Piemonte), Luigi Bertschy (Valle d’Aosta), Federico Caner (Veneto), Daniel Alfreider (Provincia Autonoma Bolzano), Roberto Failoni (Provoncia Autonoma di Trento), Sergio Bini (Friuli Venezia Giulia) e Daniele D’Amario (Abruzzo), abbiano messo la propria faccia per la giusta causa della montagna. Dalle promesse (del Governo), ai ringraziamenti (al Governo), ai fatti (del Governo). Scio anch’io no tu Scio anch’io no tu

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).